Cameron Pollard: dagli Special Olympics al G4D Tour

L’australiano Cameron Pollard ha esordito nel G4D Tour a dicembre all’Australian All Abilities Championship @ the ISPS Handa Australian Open, dove ha terminato all’ottavo posto, davanti al nostro Tommaso Perrino.

Le sfide hanno sempre fatto parte della sua vita: affetto da disturbi allo spettro autistico, problemi alle ginocchia che lo hanno costretto ad interventi chirurgici durante l’adolescenza, infine una patologia che ha richiesto l’asportazione di una parte di intestino.

Ma Cameron, con l’aiuto di mamma Kate, ha saputo superare tutto questo con il sorriso.

Racconta Kate che tutto ciò che non rientra nella routine casa-campo da golf può causare attacchi di panico in Cameron. “Anche il non trovare la marca della sua bevanda preferita gli crea angoscia… se non deve andare al golf, preferisce stare in casa”.

Nel 2016 Cameron ha fatto parte della squadra australiana agli Special Olympics Golf Masters di Macao, la sua prima gara all’estero.

Foto: EDGA

Prendere un aereo non è stato facile per lui, Kate racconta che però ha rappresentato un punto di svolta. “Sì, ce l’ho fatta” aggiunge Cameron sorridendo.

Cameron ha iniziato a giocare a golf da piccolo: la nonna Jennifer gli regalò dei bastoni in plastica ed il papà Scott iniziò a portarlo con sé al circolo. La mancanza di qualsiasi filtro sociale creò a Cameron non pochi problemi.

Racconta il suo maestro Brendan Barnes: “Cameron giocava e diceva semplicemente tutto ciò che gli veniva in mente, ad esempio ‘Tu giochi in modo orribile’ e cose così. Bè, molti ci rimanevano veramente male, per non dire peggio.”

Aggiunge Kate: “Non lo facevamo mai giocare con altre persone, per evitare situazioni imbarazzanti, così per molto tempo ha giocato solo con il padre. Poi piano piano, i soci hanno capito Cameron ed è stato tutto più semplice.”

La forma di autismo che confina Cameron nella sua camera da letto o in un campo di golf ha dimostrato una sorta di vantaggio competitivo.

Il suo ripetere la medesima routine non gli fa sentire la pressione della competizione. Dice il suo maestro Brendan: “Cameron vede il golf semplicemente come golf. Il suo processo mentale è il medesimo: uscire, fare 18 buche e cercare di imbucare con meno colpi possibili”. Giocare la partitella nel suo circolo o giocare al G4D Tour per lui è la medesima cosa.

“Il golf per Cameron è stato un dono del cielo, ha dovuto affrontare così tante sfide.” dice Kate “La sua passione per il gioco gli ha dato la forza di superare tutto, di fare progressi in molti campi, anche nel quotidiano. Noi genitori eravamo molto preoccupati: cosa avrebbe fatto dopo la scuola? Come sarebbe stata la sua vita? Dove sarebbe finito? Ora non ci pensiamo più. Sappiamo che c’è un posto per lui, ed è il golf che lo ha creato”.

Attualmente Cameron Pollard è all’11° posto nel neonato Ordine di Merito dei giocatori del G4D Tour.


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