Cristiano Berlanda alias DJSBERLA

“Il golf è una bella medicina per lo spirito”, queste semplici e belle parole descrivono da sole lo spirito di Cristiano Berlanda ed il suo rapporto con il golf.

Prima di scoprire il golf, per dieci anni Cristiano, sotto lo pseudonimo di DJSBERLA, è stato sul palco, dietro una console, animando la notte nei club di tutta Europa. “Per me la musica è molto importante, perché mi ha aperto la mente e mi ha dato la possibilità di coinvolgere le persone”. In quel periodo, nulla poteva essere paragonato al mixare brani e fare musica.

Cristiano vede il golf come un modo per ritrovare se stesso, per stare con gli amici e per essere pienamente incluso.

“Ho giocato a calcio e basket, ma non è stato bello, perché le altre persone correvano ed io, avendo una protesi alla gamba destra, non avevo la mobilità degli altri. Ho iniziato a fare scherma, ed è uno sport bellissimo, ma ogni giorno, ad ogni torneo, mi trovavo di fronte sempre il medesimo avversario, perché in quello sport è possibile competere solo con le persone che hanno la medesima disabilità”.

Il golf è entrato nella sua vita al momento giusto. Cristiano stava suonando a un festival musicale in Egitto e un amico gli chiese di provare il golf.

“È stato allora che è successa la magia e il golf è entrato nella mia vita”.

Quasi immediatamente, Cristiano ne fu catturato.

Lavorare come DJ di notte ha dato a Cristiano la libertà di giocare a golf durante il giorno. Avere il tempo a disposizione e l’accesso alle strutture è stato utile, ma l’unica cosa soprattutto che ha suscitato il suo interesse è stata l’opportunità di giocare con tutti gli altri. “Mi ha cambiato la vita. Mi ha aperto la mente e cambiato completamente. Ho giocato con un’altra persona, una persona “normale”. È stato fantastico.

Ogni giorno è possibile giocare con un’altra persona, ed è incredibile”. Cristiano ora crede che più persone siano interessate al golf in generale, e al golf per disabili in particolare, qualcosa di cui suo padre Enrico sarebbe stato felice. Ma ancora, ci sono molte persone che non conoscono questo settore. Tuttavia, con l’aumentare del numero di golfisti  con disabilità che ora vengono mostrate anche in TV, nei social, Cristiano crede che il pubblico sia più consapevole e sia sinceramente stupito delle capacità che vede.

“Persone di tutte le abilità e disabilità possono giocare insieme sullo stesso percorso, senza limiti”, afferma Cristiano, che acclama lo spirito competitivo dei tornei di golf per disabili.

Tutti possono giocare, quindi apri la tua mente. “Le persone hanno bisogno di vederci giocare e quando lo fanno uccidono le loro ansie e pregiudizi”.

Quando gioca a golf, Cristiano non si sente disabile, lo ha potenziato, permettendogli di sentirsi come qualsiasi altro golfista. Ha fatto molta strada dal giovane che era stato chiamato “Gamba di legno” e veniva preso in giro.

È grato per il sostegno che ha ricevuto da coloro che gli sono più vicini e consiglia agli altri: “Se hai un problema, se temi qualcosa, parla con la tua famiglia. Dillo alla tua famiglia in modo che possano sostenerti”.

Con due figli, Isabella ed Edoardo, dal suo primo matrimonio, Cristiano è contento, si è ritagliato una vita con la sua seconda moglie Yasmin nella loro casa di Bellagio sul Lago di Como. “Ho una vita felice piena d’amore con Yasmin. Quando mi alzo la mattina, indosso la protesi e posso camminare, questa è la mia gioia più grande. Questo è la mia hole in one.”


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