Dalla Scottish Golf Tourism Week un salvagente per i campi municipali in Scozia

Dalla Scottish Golf Tourism Week un salvagente per i campi municipali in Scozia

Quello dei campi municipali sta divemtando un problema davvero importante in Scozia (ma anche in altre parti del globo, NDR).

I campi pibblici sono gestiti da enti che nel tempo sono passati dal semplice comune fino agli attuali local councils che, nel loro patrimonio da gestire, si trovano anche uno o più campi da golf (trovate qui una mappa per individuarli).

Questo, nel momento in cui gli amministratori che guidano i diversi councils si trovano a dover effettuare tagli nel bliancio, vuol dire che anche essi sono esposti al rischio di vedersi tagliati i fondi.

In anni recenti non é passata settimana senza che apparisse l’annuncio della prossima chiusura di un percorso (in questo si traduce, sostanzialmente, il taglio dei fondi), a cui faceva immediatamente da contraltare la nascita di raccolte firme (e/o fondi) miranti ad evitare la perdita non solo di un’attività ricreativa, ma anche di un luogo di aggregazione (spesso i campi pubblici vivono grazie al volontariato dei cittadini della municipalità) e di un pezzo di storia.

Alcune raccolte non hanno, purtroppo, avuto successo, mentre altre sì, anche in virtù del ssostegno ricevuto anche da professionisti che giocano sui diversi Tours.

Un esempio in tal senso arriva da un caso recente, quello del Dalmuir Golf Club che, gestito dal West Dunbartonshire Council, ha rischiato. per la seconda volta in due anni, di dovere chiudere i battenti.

Ma, per la seconda volta, una raccolta firme lo ha salvato.

E stavolta alcune firme sono state “pesanti”: Justin Rose, Bob MacIntyre e Bryson DeChambeau (sì, proprio lui).

A testimonianza di quanto questo problema sia sentito, é arrivata una importamte notizia dalla Scottish Tourism Golf Week tenutasi la settimana scorsa ad Aberdeen.

La manifestazione assegna ogni anno gli Awards a diverse categorie che consentono di scattare una fotografia della situazione del turismo golfistico nella culla del nostro sport.

Ebbene, dal 2026 la fotografia sarà più dettagliata, perché un nuovo Award (Best Public or Community-Owned Gofl Course) premierà gli sforzi per tenere in vita queste realtà, dato che, come sappiamo, in Scozia organi di governo del golf ed enti del turismo collaborano strettamente,  il che significa, banalmemte, la possibilità di accedere a contributi e fondi.

Data l’attuale mancanza di campi pubblici (o municipali, per omogeneità di termini), questa non é una storia che potrò riscrivere parlando del nostro Paese.

Anche se mi piacerebbe molto.

Davvero.


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