EDGA: un po’ di storia.

Sono sempre le persone che fanno la differenza. Persone che individuano un bisogno. Persone che si preoccupano. Persone che si impegnano a fare un cambiamento. Persone che possono vedere una via migliore. Due di queste persone, Helena Brobeck e Pieter van Duijn, sono coloro che hanno dato vita all’European Disabled Golf Association.

I PIONIERI DELLA SVEZIA – Fonte: www.edgagolf.com

Helena Brobeck lavorava con il golf per disabili dal 1990 in Svezia, e un giorno ha ricevuto una chiamata dalla Federazione Svedese di golf. “Puoi organizzare un campo di allenamento per golfisti disabili?” Questo era esattamente ciò che Helena sperava, e ha immediatamente iniziato a organizzare una clinic di cinque giorni al Golf Club Ulriksdals. Lars Tigeberg andò a visionare la clinic per conto della Federazione Svedese. Tornò in sede pieno di entusiasmo dicendo: “Dobbiamo fare un progetto per i golfisti con disabilità, è un bene per loro e un bene per il golf”.

Dal 1996 il golf per disabili è stato totalmente incluso nella Federazione svedese di golf.

Helena ha poi esportato il suo modello fuori dalla Svezia, collaborando con la Federazione Francese.

Il 1996 è stato anche l’anno in cui Pieter van Duijn dai Paesi Bassi è entrato in contatto per la prima volta con il golf per disabili. Pieter fu invitato ad una gara di beneficenza dove partecipavano anche tre giocatori disabili inglesi. Dopo la gara, i tre giocatori inglesi lo invitarono ad un torneo per golfisti disabili a Swindon nel 1997, e fu lì che Pieter incontrò non solo il contingente britannico ma anche quello svedese, quello francese, quello tedesco e quello italiano.

“È stato uno shock per me perché non avevo alcuna esperienza con persone con disabilità che giocavano a golf. Ho visto persone con tutti i tipi di disabilità, senza mani, senza piedi, volti bruciati, braccia bruciate, giocatori ciechi e su sedia a rotelle. Ero stato invitato, quindi dovevo giocare, e l’ho fatto. Dopo tre buche, ho scoperto che la mia visione, la mia opinione, era bloccata da ciò che vedevo. Mi ero fermato a vedere la disabilità e non il gioco dietro di essa. Solo dopo tre buche ho aperto gli occhi, e quella è stata la mia prima vera esperienza”. Pieter completò il torneo, ma la sua mente non si fermava.

Fu sul traghetto di ritorno in Olanda che i suoi pensieri cominciarono a riunirsi. “Pensavo di aver avuto questa esperienza personale, ma non poteva finire lì. Cosa dovremmo fare ora, mi sono chiesto.”

Tornato a casa, il progetto per la nascita della Dutch Disabled Golf Association era già pronto nella sua mente e fu fondata nel giugno 1997. All’inizio la Federazione olandese di golf considerava la sua iniziativa come “assistenza sanitaria”, ma in seguito cambiò atteggiamento.

PIETER VAN DUIJN & HELENA BROBECK – Fonte: www.edgagolf.com

Pieter pensò anche di coordinare le varie federazioni nazionali organizzando incontri: il primo incontro di persone e organizzazioni che promuovono il golf per disabili è stato organizzato a Enköping, in Svezia, il 18 luglio 1997. Hanno partecipato rappresentanti di Svezia, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi.

“Prima del 1998 era un po’ come il selvaggio west”, dice Pieter “Non c’erano regole su chi fosse autorizzato a giocare nei tornei per disabili. Non c’era uniformità della definizione di disabilità e di come influenzasse la capacità di giocare”.

Una volta che The R&A ha stabilito le modifiche delle regole per i golfisti con disabilità, le cose sono migliorate. Il golf per disabili si era avvicinato alle norme accettate nel gioco tradizionale.

Sembra incredibile pensarlo, ma la paura – la paura del cambiamento – è stata responsabile della  maggior parte dei problemi. Helena dice che “La maggior parte dei club era molto nervosa all’inizio. Mi chiamavano e mi chiedevano, cosa dovremmo fare?” Helena e il suo team  parlavano  con tutte le persone coinvolte, dal direttore, al professionista, dallo staff del club, ai soci. “Dopo un po’ ‘, hanno iniziato a sentirsi più a loro agio e di solito dopo la gara tutti ammettevano che era la migliore competizione che avevano avuto”.

Pieter ha avuto esperienze simili anche nei Paesi Bassi. “Abbiamo avuto il nostro primo torneo ufficiale e il circolo che ci ospitava aveva messo degli osservatori di palla lungo tutto il campo perché si temeva che i golfisti con disabilità provocassero problemi di sicurezza per gli altri giocatori e gli spettatori, oltre che problemi con un ritmo di gioco lento. Naturalmente non è successo nulla di ciò che i responsabili del circolo temevano ed è stata una sorpresa per loro”.

Il quattro marzo 2000, la European Disabled Golf Association è stata costituita a Wiesbaden in Germania.

I fondatori stati la dott.ssa Barbara Rosner, che era uno dei dirigenti della Federazione tedesca di golf, Kalle Roos dalla Svezia, Pieter van Duijn dall’Olanda, Klaus Ahrens dalla Germania, Hördur Barddal dall’Islanda, Hans Møllegaard dalla Danimarca e Jean Francois Claisse dalla Francia.

L’associazione aveva iniziato a prendere il suo posto nel mondo. Kale Roos è stato il primo presidente ufficiale ed è stato seguito da Hans Klein ad interim per un breve periodo di tempo, successivamente il testimone è passato all’italiano Roberto Caja fino alla fine del 2012, quando dovette lasciare per problemi di salute.  Subentrò Tony Bennett, che è ancora in carica.

La formazione professionale è iniziata con l’aiuto del Ryder Cup European Development Trust, che per prima cosa ha finanziato un progetto per aiutare i professionisti di tutta Europa a migliorare le competenze e quindi essere più preparati nell’accogliere i golfisti con disabilità.  Successivamente si sono attivate le collaborazioni con EGA, The R&A, European Tour, poi diventato DP World Tour.

Informare tutte le controparti che ruotano al mondo del golf è e continua ad essere, uno dei ruoli più importanti di EDGA.

È facile avere l’impressione sbagliata. Il simbolo internazionale per la disabilità è una sedia a rotelle, gran parte dello sport televisivo per disabili presenta qualcuno in sedia a rotelle, come handbike, tennis, scherma. Spesso si può cadere nel preconcetto che la disabilità equivalga a qualcuno su una sedia a rotelle.

Per un Direttore o per un Presidente di circolo è facile chiedersi: se tutti sono su una sedia a rotelle cosa significherà per il campo, per la club house e per i soci? Certo, c’è una piccola percentuale di giocatori che effettivamente sono su una sedia a rotelle e giocano aiutandosi con il paragolfer, ma la costante simbolizzazione subliminale su ogni bagno per disabili, ogni hotel e parcheggio rende il preconcetto ancora più forte. EDGA incoraggia le persone a capire che in realtà si tratta di golf e non di disabilità.


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