E’ sicuramente il rispetto il motore principale della storia che sto per raccontare.
Non ne ero a conoscenza, ma durante il commento dello
Zurich Classic di New Orleans è riaffiorato alla memoria questo bellissimo momento intriso di rispetto e ammirazione fra giocatori.
Ma andiamo per ordine:
Lo Zurich Classic di New Orleans vanta una storia che risale al 1938, anche se ha assunto la sua forma attuale solo più recentemente.
Il torneo è nato come il Crescent City Open nel 1938 e si è giocato con formula individuale in diverse campi di New Orleans.Dopo alcune interruzioni, è diventato un appuntamento annuale fisso del PGA Tour a partire dal 1958.
La Zurich Insurance Group è diventata lo sponsor principale nel 2005, dando al torneo il suo nome attuale.
Nel 2017, lo Zurich Classic ha introdotto un format rivoluzionario, diventando l’unico evento a squadre del PGA Tour.
La formula
- Squadre di due giocatori: 80 squadre composte da due giocatori si contendono il titolo. I giocatori con una buona posizione nelle classifiche del Tour scelgono i loro partner, che devono avere anch’essi uno status sul PGA Tour o ricevere un’esenzione.
- Alternanza di format: Il torneo si svolge su quattro giri con due diversi format di gioco:
- Primo e Terzo giro (Giovedì e Sabato): Four-ball (Best Ball). Entrambi i giocatori della squadra giocano la propria palla e per ogni buca viene considerato il punteggio migliore dei due.
- Secondo e Quarto giro (Venerdì e Domenica): Foursome (Alternate Shot). I giocatori della squadra colpiscono la stessa palla alternandosi. Uno esegue il tee shot sulle buche dispari, l’altro su quelle pari, e così via fino a imbucare.
- Taglio: Dopo i primi due round, le migliori 33 squadre (più eventuali pari merito) accedono ai due round finali.
- Playoff: In caso di parità dopo 72 buche, si disputa un playoff a eliminazione diretta con formula alternata (four-ball e foursome a buche alterne).
- Premi: Ogni membro della squadra vincitrice ottiene un’esenzione di due anni sul PGA Tour, l’accesso al PGA Championship e ad altri tornei importanti. I punti FedEx Cup vengono assegnati a entrambi i giocatori.
Questo format ha reso lo Zurich Classic un evento particolarmente interessante e spettacolare nel calendario del PGA Tour, focalizzandosi sulla collaborazione e la strategia di squadra.
Ci sono però alcune coppie che si formano per altri motivi che esulano dall’importanza del montepremi o dei punti FedEx da accumulare.
Lo ha pensato, e messo in atto nella scorsa edizione Eric Cole, che ha deciso di invitare come partner di gioco un giocatore del senior tour, Russ Cochran anche per dargli l’opportunità di raggiungere il traguardo delle 600 presenze sul Tour.
Cochran era fermo a 599 tornei sul PGA Tour da oltre un decennio, precisamente dal Sony Open del 2013.
È stata una dimostrazione di rispetto, un omaggio al passato e un esempio di come lo sport possa creare ponti tra generazioni, regalando storie memorabili che vanno al di là del risultato sul green.
Eric Cole, figlio di due professionisti del golf (sua madre, Laura Baugh, è stata LPGA Rookie of the Year nel 1973, e suo padre, Bruce Cole, ha giocato nel PGA Tour), riesce ad arrivare sul tour maggiore nella stagione 2022-2023, a 34 anni,dopo aver vinto ben 56 volte nei tour minori.
Cole cercava in quel momento un partner per affrontare la sfida unica dello Zurich Classic. Piuttosto che optare per un coetaneo o un amico di lunga data, la sua attenzione si è rivolta a un nome con una storia importante: Russ Cochran.
Russ Cochran: l’esperienza al servizio della passione
Russ Cochran, ora 67enne, è una figura rispettata nel mondo del golf. Una carriera longeva nel PGA Tour con più successi nel PGA Tour Champions,
La sua risposta all’invito di Cole è stata entusiasta. Cochran ha espresso la sua gratitudine e il suo piacere nel poter competere nuovamente in un evento del PGA Tour, soprattutto al fianco di un giovane talento come Eric, il cui caddie è proprio il figlio di Cochran.
Questa storia ha avuto un impatto positivo sull’immagine del golf. Ha messo in luce i valori del rispetto intergenerazionale, dell’ammirazione per l’esperienza e della capacità di creare legami inaspettati attraverso la passione per lo sport.
Sebbene il risultato sul campo non sia stato fra i migliori la partecipazione di Cole e Cochran allo Zurich Classic è stata celebrata come un momento di sportività e umanità. Una di quelle “belle storie” che dimostrano come il golf possa unire generazioni diverse sotto la stessa bandiera della competizione e del rispetto reciproco.
Questo rende la storia ancora più speciale, poiché Cole non solo ha mostrato grande rispetto per un veterano, ma gli ha anche permesso di celebrare una pietra miliare significativa della sua lunga carriera proprio in occasione di un evento unico come lo Zurich Classic.