Recentemente Charley Hull ha suscitato clamore per le sue dichiarazioni – di certo volutamente provocatorie, ma non prive di fondamento – contro il gioco lento.
Durante The ANNIKA al Pelican Golf Club lo scorso novembre, dopo un round durato 5 ore e 40 minuti, Hull ha esposto alla stampa la sua idea ‘spietata’ per fermare la piaga del gioco lento: due colpi di penalità per ogni infrazione e la perdita della ‘carta’ del tour dopo tre infrazioni.
Charley Hull è una delle giocatrici più veloci del tour: osservatela mentre gioca, passo veloce verso la palla, prende il bastone, sceglie l’obiettivo e tira. Il tutto con grande (apparente) semplicità, senza tanti fronzoli. Charley, l’unica a poter fare una dichiarazione così ‘tranchant’ senza il rischio di essere accusata a sua volta di lentezza. Non è difficile nemmeno immaginare che si sia fatta portavoce di un disagio generalizzato allo scopo di spingere i vertici dell’LPGA ad un inasprimento delle norme attualmente in vigore contro il gioco lento.
Un primo scopo comunque l’ha già ottenuto: stampa specializzata, blogger, social media, in tanti stanno discutendo di questo argomento.
Ma chi sono le giocatrici lente? Carlota Ciganda è una di queste.
Secondo voci ufficiose, Ciganda sarebbe stata multata di $ 4.000 per gioco lento a The ANNIKA. “So che devo migliorare e cercherò di farlo l’anno prossimo” ha dichiarato la spagnola alla stampa parlando del suo ritmo di gioco. “Non credo che la gente capisca quanto possa essere duro il golf… mentalmente è molto più duro di quanto si possa pensare”.
La sua recente vittoria all’Andalucìa Costa Del Sol Open ha acceso – di nuovo – i riflettori sulla sua lentezza. Su X è apparso un video pubblicato da @Golfinbrock in cui Ciganda esegue il secondo colpo della buca 15, par 4, proprio durante l’open andaluso. Nel video si vede l’intera sequenza della preparazione e del tiro con un cronometro a fianco: il tempo impiegato è 1 minuto e 20 secondi, ben oltre i 40 secondi previsti dal regolamento. Ciganda – che giocava in casa e che ha sempre mantenuto il comando della classifica – non è stata penalizzata. Considerando però che il suo margine di vittoria è stato solo di un colpo, una sua penalizzazione avrebbe stravolto la classifica finale.
Non sempre però l’ha passata liscia.
Il suo ‘slow play’ le costò la squalifica all’Evian Championship 2023: alla buca 9 del round 2, le vennero inflitti due colpi di penalità per gioco lento. Ciganda fece ricorso e nonostante il rigetto da parte di LPGA, rifiutò di aggiornare lo score con i due colpi di penalità. La conseguenza fu una squalifica per aver restituito uno score con punteggio inferiore all’effettivo.
Andando ancora più indietro, all’LPGA Bank of Hope Match Play del 2021, Ciganda imbucò il putt alla buca 18 apparentemente vincendo 1up contro Sarah Schmelzel. Peccato però che le venne inflitta la penalità di gioco lento, che nel match play consiste nella perdita della buca.
Chissà se una più severa regolamentazione del gioco lento sarà una delle priorità dei futuri vertici dell’LPGA, dopo l’addio di Mollie Marcoux Samaan.