Hatton: “Notte folle con Rahm. Ho dovuto buttare il letto”

Tyrrell Hatton ha rivelato i dettagli di un festeggiamento “aggressivo” (per il sottoscritto “raccapricciante”), dopo aver ricevuto la chiamata del capitano Luke Donald. Complice la vittoria del compagno di squadra Jon Rahm, la serata è sfuggita di mano tra drink trasformati in shot e un risveglio da incubo.

Una qualificazione alla Ryder Cup merita di essere festeggiata. Ma quella del giocatore inglese, dopo la chiamata del capitano europeo Luke Donald per la sfida di Bethpage Black, si è trasformata in una notte di eccessi che Hatton difficilmente dimenticherà. In una candida e divertente confessione alla vigilia del BMW PGA Championship, Hatton ha svelato i retroscena di una serata “sfuggita di mano” insieme al compagno e amico Jon Rahm.

Tutto è iniziato con una telefonata inaspettata. Hatton era convinto di aver perso la possibilità di qualificarsi automaticamente per il team europeo. “Pensavo di aver sprecato la mia occasione dopo la domenica dell’ Open championship,” ha raccontato. “Invece, Luke mi ha chiamato la domenica sera del torneo di Indianapolis, spiegandomi che i punti non erano validi per l’evento di Atlanta e che quindi ero entrato di diritto in squadra. È stata una telefonata meravigliosa, ero al settimo cielo”.

A rendere l’occasione ancora più speciale, il fatto che poche ore prima il suo capitano nel team Legion XIII della LIV Golf, lo spagnolo Jon Rahm, avesse appena vinto il campionato individuale. Un doppio motivo per festeggiare. E i due non si sono tirati indietro. “Jon aveva appena vinto, quindi abbiamo dato il via a dei festeggiamenti piuttosto sfrenati. E’ stata una serata davvero disastrosa,” ha ammesso Hatton con un sorriso.

Ma quanto “disastrosa”? Inizialmente riluttante, l’inglese ha poi ceduto, descrivendo una scena da film. “Non vorrei mai più sentirmi così male il giorno dopo, troppo…,” ha premesso, prima di entrare nei dettagli. “Quando finalmente sono riuscito a tornare in camera, sono crollato di traverso sul letto, a pancia in giù. Mi sono svegliato vomitando in quella posizione, per poi riaddormentarmi. Al mio secondo risveglio, ero sporco su entrambe le braccia e su tutta la maglietta. Vado in bagno, mi guardo allo specchio e avevo il vomito anche in faccia”.

Il racconto si fa ancora più surreale: “Non ho idea di come sia riuscito a puntare la sveglia per prendere un aereo poche ore dopo. Risvegliarmi in uno stato leggermente più sobrio è stato orrendo. Ho dovuto chiamare mia moglie Emily dicendo: ‘Non so cosa fare'”. La soluzione è stata drastica: “Ho finito per svestire completamente il letto, ho lasciato dei contanti e un biglietto con scritto: ‘Mi dispiace moltissimo, stanotte ho vomitato nel letto, per favore buttate via tutto’. Sentivo di aver fatto la cosa giusta, ma ero ovviamente in uno stato pietoso”.

La colpa, come spesso accade, è di un mix letale di alcolici. “Beh, ho bevuto circa sei bicchieri di vino a cena, poi un doppio gin tonic a un ritmo normale,” ha elencato Hatton. “Poi Jon ha proposto dei Disaronno Sour, e ho pensato: ‘Perfetto’. Vanno giù che è un piacere. A quel punto ho iniziato a lanciare il coro per far ‘shottare’ i drink a qualcuno, e da lì ogni cocktail è diventato uno shot”.

La lista è continuata: “Abbiamo finito il Disaronno. Il barista ha preparato un sour alla nocciola che non era un granché, ne abbiamo bevuti un po’. Poi un margarita e una cosa alla vodka e fragola. Dio, è stato troppo! Orribile. Ma sul momento è stato divertente”.

Grazie al suo racconto senza filtri, a distanza di tempo, è diventato divertente anche per tutti gli altri.

Mi ricorda un’altro giocatore, ma questa è un’altra storia.


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