Nella mia vita ho sempre giocato a golf senza aver dedicato mai particolari attenzioni ad altre discipline.
Un po’ per pigrizia ma anche perchè ho sempre avuto paura di confrontarmi in altre realtà sportive.
Qui a Dubai, una sera mi è stato chiesto di fare il quarto in una partita di Padel.
Ammetto che è uno sport che mi è sempre sembrato molto divertente.
Si gioca in squadra, il campo è più piccolo rispetto a quello da tennis e soprattutto colpire la palla con la racchetta da padel è nettamente più facile.
La superficie della racchetta è priva di cornice quindi uno scarsone come me evita di tirare “pallate” ovunque.
Detto questo sono ugualmente riuscito a scaraventare una palla giù dal settimo piano.
Ho avuto la fortuna che tutti e quattro eravamo dei principianti quindi non sono stato catapultato in una gabbia di leoni.
Appena entrato in campo le prime risposte sono state difficili da prevedere.
Il mio primo istinto è stato quello di arretrare per rispondere, quando in realtà avendo la parete su cui fare rimbalzare la palla la tattica corretta è quella di andare verso la rete.
È estremamente contro intuitivo, però una volta capito il sistema, il gioco diventa più fluido e divertentissimo.
Ho adorato la mentalità competitiva che la partita mi ha tirato fuori.
Mi sentivo come sul campo da golf, occhi sull’obiettivo, visualizzazione e poi spazio all’istinto.
Quelle poche volte che sono riuscito a fare punto la sensazione è stata liberatoria quasi come quando riesco a tirare un ferro 7 come voglio io.
La partita è stata talmente piacevole che ho deciso di ritornare con altri miei amici tra cui Guido Migliozzi e Pietro Crema.
In amicizia è ancora più divertente perché durante il match si ride, si scherza e l’atmosfera è molto rilassata.
Eccetto quando perdevo qualche game di fila!
La scoperta del padel per me è stata una bellissima sorpresa perché rappresenta una valvola di sfogo e distrazione dal golf non indifferente ed è un’abitudine che cercherò di mantenere nel tempo.
Sicuramente è decisamente meglio stare in movimento piuttosto che passare il tempo libero a “scrollare” Instagram.
Quindi se non mi vedrete più per i fairways sapete dove trovarmi!