IGTM Roma, una partecipazione da record

Roma, 21 ottobre 2022 – Le aspettative non sono andate deluse. A giudizio di Reed Exhibitions, la società organizzatrice dell’International Golf Travel Market, questa 25.a edizione della manifestazione appena conclusasi a Roma è da catalogare alla voce “grandi numeri”.

Mai così tanti partecipanti – oltre mille – fra cui 450 rappresentanti di percorsi, resort, hotel, enti del turismo e DMC (Destination Management Companies) da 50 Paesi diversi, ed oltre 350 tour operators ed agenti di viaggio, che hanno generato oltre 14 mila appuntamenti nei tre giorni dell’evento ospitato al Centro Congressi La Nuvola, all’EUR.

Nella foto: il Centro Congressi Le Nuvole

Molto entusiasmo anche nelle testimonianze di espositori e buyers riguardo alle opportunità di business e alle prospettive per l’anno prossimo: “Questa fiera è stata un’eccellente occasione per riconnettersi con il mercato golfistico di tutto il mondo”, dice Craig Blue di Visit Scotland, l’ente del turismo scozzese, riassumendo un pensiero comune a molti.  “Il 60-70% dei nostri appuntamenti è stato con nuovi tour operators. Il tema ricorrente è stato come il Covid ci abbia tutti costretto a focalizzarci su ciò che più conta per il proprio business e per la propria clientela”.

Per Giles Greenwood, rappresentante commerciale di Qatar Tourism, l’IGTM appena concluso – il 18° della sua carriera – “è stato uno dei migliori cui abbia partecipato. I vari appuntamenti non erano mai stati così centrati sul business come questa volta”.

Nella foto: Speed meeting session

E l’Italia, che ruolo ha avuto? I padroni di casa si sono presentati in forze, con 77 stand uniti e ben concepiti sotto l’egida dell’ENIT (l’Agenzia Nazionale del Turismo), otto anni dopo l’edizione ospitata sul Lago di Como nel 2014. Fra gli operatori nostrani c’è più consapevolezza, più unità, più voglia di fare rete, più organizzazione. L’obiettivo dichiarato nel discorso di benvenuto dell’ENIT, rappresentato dal suo direttore marketing Maria Elena Rossi (cui il golf è caro anche perché ha un figlio talentuoso che gioca nella squadra azzurra), insieme a Federgolf, Comune di Roma, Convention Bureau Roma e Lazio, è di portare il Paese – e la Capitale in particolare – tra le prime mete internazionali del turismo golfistico, con il tema Ryder Cup 2023 al Marco Simone a fare da argomento trainante.

Nella foto: 1° giorno in fiera

Che l’Enit riconosca nel golf una forte valenza turistica – riconoscimento non scontato sino a pochi anni fa – è di ottimo auspicio. Le buone intenzioni però non bastano, anche se un po’ aiutano a sperare di potersi lasciare alle spalle la definizione di “Italia – destinazione golfistica con grandi potenzialità ma semisconosciuta”. La concorrenza estera è agguerrita e in molti casi, forte di esperienza pluridecennale: per stare al passo, o almeno per non stare troppo indietro, ci vorrebbero – a livello nazionale e coordinato – investimenti, competenze, professionalità. Qualche caso, per fortuna, lo abbiamo già.

Nella foto: lo stand Piemonte con Rossi, Orecchioni, Malcotti, Volpi ed Aquilino

“Noi di Emilia Romagna Golf abbiamo avuto il tutto esaurito in termini di appuntamenti”, dice Maurizio de Vito Piscicelli, direttore del primo e più attivo consorzio golfistico regionale, operativo da ben 23 anni, “ne abbiamo registrati 50, ovvero il massimo nei tre giorni. Da questo punto di vista siamo quindi molto soddisfatti”. Alcuni fra i nostri club più prestigiosi e conosciuti a livello internazionale come Castelconturbia, Gardagolf, Villa d’Este, sono reduci da una stagione strepitosa in termini di numeri di green fee, con importanti percentuali di crescita rispetto agli anni pre-Covid: “Il budget 2023 dev’essere preventivato a salire, riusciremo a fare ancora meglio l’anno prossimo?”. Un “problema” che tutti vorrebbero avere.

Intanto, Reed Exhibitions ha annunciato che, per la prima volta, la sede delle prossime due edizioni sarà la stessa, ovvero Lisbona, in Portogallo. Appuntamento quindi dal 17 al 19 ottobre 2023 per IGTM Lisbon.


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