Tiger Woods, torna l’uomo o il campione?
Nove mesi fa Eldrick Tont Woods rimase coinvolto in un terribile incidente stradale.
Se vi é capitato di vedere la ricostruzione grafica di quel terribile evento, credo che non abbiate potuto fare a meno di pensare (come me) che sia sopravvissuto per puro miracolo.
Gli stessi soccorritori lo hanno detto subito.
Ebbene, dopo una lungo (e doloroso) percorso di riabilitazione, Eldrick é tornato a praticare lo sport che tanto ama.
Vi starete chiedendo perché sto raccontando in questo modo la notizia del giorno, e cioé il video diffuso da Tiger stesso della sua sessione di pratica.
Ebbene, non é la prima volta che Woods fa ritorno dall’inferno.
La volta scorso era un inferno diverso, originato dalle debolezze che, come ognuno di noi, anche un grande campione come lui portava dentro di sé.
Gli infortuni hanno fatto il resto, mettendolo lentamente, ma inesorabilmente fuori gioco.
Ho sempre avuto l’impressione che quel ritorno sia stato in gran parte frutto della pressione che i media, gli sponsors e gli organi istituzionali del golf hanno esercitato su di lui.
L’amore dei suoi tifosi ha fatto il resto.
Tornò e arrivò il suo tredicesimo Major.
Tiger Woods era tornato.
Stavolta la vedo in modo diverso.
Gli é capitata una disgrazia che può capitare a chiunque.
Ha effettuato il suo percorso di riabilitazione lontano dai riflettori, tanto che gli aggiornamenti sulle sue condizioni sono per lo più arrivate tramite i suoi amici che gli stavano e gli stanno vicino (ultimo della serie. Justin Thomas).
Appena ha potuto, é andato a seguire suo figlio Charlie durante un torneo Junior in Florida.
Ora, a poco più di un mese di distanza, dimostra in un video di tre secondi di essere perfettamente in grado di colpire la palla, come forse faremmo noi al suo posto.
In tutto questo io vedo la volontà dell’uomo, prima che del campione.
E per questo dico: dacci dentro Eldrick, ti aspettiamo.