Alcuni amici mi avevano parlato del nuovo fenomeno del golf per disabili: Issa Nlareb, senza le due gambe, senza le cinque dita della mano sinistra e solo con due dita nella mano destra, ma con una potenza ed eleganza di gioco che oltrepassa ogni legge fisica.
Quando ho visto che anche lui, come me, era iscritto al Grand Prix de Paragolf de Baden (in Francia, da non confondere con Baden-Baden in Germania), ho fatto i salti di gioia: finalmente avrei potuto vederlo giocare e conoscerlo personalmente.
Durante il giro di prova non riesco ad incrociarlo, mi riprometto di vedere la sua partenza all’indomani.
La buca 1 del Golf de Baden è molto bella e scenografica: un par 4 di 323 metri con vista sul golfo di Auray. La giornata è soleggiata, e nella baia c’è l’alta marea, con le barche a vela che solcano l’acqua. Sul tee della 1 c’è una piccola folla che attende Issa. Lui sorride e saluta.
Il suo swing è potente ed elegante, le gambe artificiali sono perfettamente connesse al resto del corpo, così come il drive, sembra un prolungamento delle sue braccia. La pallina vola, vola vola… arriva in green per poi passare oltre, nel rough. Nessun problema per Issa: up and down, birdie.
Eh sì, i miei amici avevano ragione.
Issa Nlareb è nato in Camerun nel 1990 a Bafia, ma vissuto fin da piccolo a Yaoundé, vicino ad un circolo di golf. Per recarsi a scuola doveva percorrere una strada che attraversava il campo da golf, è così che si innamora subito del gioco. All’età di 11 anni rimane orfano di madre e nel circolo di golf trova una seconda famiglia: così inizia a frequentarlo sempre più spesso e diventando caddie.
Il talento golfistico di Issa non tarda a manifestarsi: da caddie diventa giocatore professionista nel giro di pochi anni, fino ad approdare all’Alps Tour. Il 2017 è il suo anno d’oro: vince l’Open del Gabon, l’Open di Nigeria e l’Open del Senegal.
A febbraio del 2018, alla prima competizione Alps Tour dell’anno che si svolgeva in Egitto, Issa non si sente bene: fortissimi dolori, soprattutto alle gambe, e febbre.
La diagnosi è terribile: sepsi meningococcica (per intenderci è la stessa patologia che ha colpito Bebe Vio). Viene ricoverato in Egitto, poi in Camerun.
Issa racconta: ‘Le mie gambe e le mie braccia nel giro di due settimane sono andate in necrosi. I medici volevano amputare le gambe a livello delle cosce e le braccia sopra il gomito. Ho rifiutato, speravo che la terapia medica potesse far regredire la necrosi. E così è stato: piano piano regrediva, ma il dolore era fortissimo, avevo necessità di massicce dosi di morfina.
Sono riuscito ad andare a curarmi a Bruxelles, ma purtroppo non c’era più nulla da fare. Alla fine non riuscivo più a sopportare il dolore continuo, così ho deciso per l’amputazione, che però è stata meno invasiva di quanto mi era stato detto in Camerun. Ho salvato le braccia e l’amputazione delle gambe è stata fatta sopra il ginocchio’.
Issa continua a pensare al golf. ‘Il medico assicurò che con le protesi avrei potuto camminare come prima. Gli chiesi anche se potevo ritornare a giocare a golf, lui mi rispose che questo non me lo poteva garantire, ma comunque potevo star tranquillo che avrei camminato. La mia gamba destra è stata colpita in maniera un po’ meno grave rispetto alla gamba sinistra, e questo mi ha aiutato’.
Appena gli fu dato il via libera da parte dei medici, Issa inizia a lavorare sul suo swing.
Nel 2022 incredibilmente riconquista la carta sull’Alps Tour.
Solo nel 2023 viene a sapere dell’EDGA Tour. Dopo tre competizioni si trova al nono posto del ranking WR4GD strokeplay lordo (ed il risultato del Grand Prix de Baden verrà inserito solo dalla prossima settimana!).
Issa Nlareb, oltre al suo status di professionista, è anche maestro di golf.
Ma c’è una importante novità: presto lo vedremo giocare a Milano, dove si è recentemente trasferito con la famiglia.
Sentiremo ancora parlare molto di lui su queste pagine, il suo viaggio nel mondo EDGA è appena iniziato. Benvenuto Issa!