C’è un dato che più di ogni altro fotografa la grandezza della stagione 2025 di Jeeno Thitikul: 68,681 di media score.
Un numero che non è solo eccellenza statistica, ma storia pura. Con quella cifra la thailandese ha riscritto il libro dei record della LPGA, cancellando un primato che resisteva dal 2002 e che portava un nome leggendario: Annika Sörenstam. All’epoca, Thitikul non era nemmeno nata.
«Che ci sia voluto fino al 2025 è incredibile», ha commentato Nelly Korda. «Questo dimostra che le vere fuoriclasse non arrivano così spesso». Parole che pesano, perché pronunciate da un’altra top player del golf mondiale.
Per Thitikul si tratta della consacrazione definitiva. Dopo aver vinto il Vare Trophy (premio per la giocatrice dell’LPGA con il più basso score della stagione) nel 2023 con una media di 69,53 e aver chiuso in testa anche nel 2024 senza però raggiungere il minimo di giri richiesto – lasciando il trofeo ad Ayaka Furue – il 2025 è stato l’anno della perfezione: continuità, solidità e una capacità di segnare score bassi con impressionante regolarità.
Eppure, il dominio di Thitikul racconta anche qualcosa di più grande di una singola campionessa. È lo specchio di una LPGA mai così profonda e competitiva. Nel 2025, nove giocatrici hanno chiuso la stagione sotto i 70 colpi di media, 48 sotto i 71 e addirittura 100 giocatrici sotto il par. Numeri che fanno impressione se confrontati con il passato: dieci anni fa le giocatrici sotto il par erano 56, vent’anni fa appena 26.
Basta tornare al 2005 per capire quanto il golf femminile sia cambiato: solo tre giocatrici sotto i 71 di media – Sörenstam, Cristie Kerr e Paula Creamer.
Oggi quel livello è diventato quasi la norma per l’élite del Tour, spinta da una competizione sempre più globale, con talenti provenienti da ogni continente.
Il paragone con il golf maschile aiuta a contestualizzare ulteriormente: nel 2025 Scottie Scheffler ha guidato il PGA Tour con 67,99 di media, mentre 162 giocatori hanno chiuso sotto i 71.
Dati che mostrano come, anche nel circuito femminile, la distanza tra eccellenza assoluta e profondità del campo si stia riducendo.
Il record di Jeeno Thitikul, quindi, non è solo un traguardo individuale.
È il simbolo di una LPGA entrata in una nuova fase storica, dove il talento è diffuso, il livello medio si è alzato vertiginosamente e per emergere serve qualcosa di davvero straordinario. Proprio come un 68,681 che resterà a lungo come riferimento.