Kipp Popert “Vorrei giocare nell’European Tour”

Kipp Popert è cresciuto con una mazza da golf in mano e afferma di avere come obiettivo giocare nell’European Tour.

Può sembrare un po’ esagerato, considerando le sfide fisiche che Kipp  ha affrontato.

Vive con una forma di paralisi cerebrale, ma dopo aver parlato con questo ragazzo di 23 anni del Kent in Inghilterra, e soprattutto dopo averlo visto giocare, ti dici… beh, perché no?

L’infanzia e l’adolescenza di Kipp sono state un susseguirsi di operazioni chirurgiche e successive riabilitazioni: in totale nove interventi che hanno interessato gambe e piedi.

Le frequenti cadute a terra lo hanno reso facile bersaglio degli sfottò di certi compagni di classe, ma proprio tra questi ha poi trovato il suo più grande amico, Joe.

Giocando con uno swing compatto e ritmico, ed un bel gioco a tutto tondo, nell’agosto 2021 ha girato con uno splendido 66 (-6) ‘bogey free’ al Fairmont St Andrews per vincere l’EDGA Hero Open, nell’ambito della competizione Hero Open dell’European Tour.

Questa vittoria ha portato Kipp Popert al primo posto del ranking mondiale per i golfisti con disabilità (WR4GD).

Kipp è nato con paralisi cerebrale, una forma chiamata diplegia spastica, che compromette il movimento muscolare delle gambe. Racconta:

“Sono nato prematuro di 10 settimane, la parte posteriore del mio cervello ha sofferto per una carenza di ossigeno. Da questo deriva la paralisi cerebrale e la forma specifica si chiama diplegia spastica. I muscoli nella mia metà inferiore sono molto stretti, molto contratti, il che significa che la mobilità è un problema. ” Prosegue: “Partire svantaggiati ti rende più forte, impari da subito che devi lavorare sodo per ottenere ciò che vuoi. Penso che ti dia quella spinta e quell’etica del lavoro che fa sì che tu possa diventare qualsiasi cosa tu voglia essere,  devi solo trovare il tuo modo di farlo. “

Nel 2019 ha partecipato per la prima volta ad una gara EDGA, la competizione di fine anno in Algarve, Portogallo, ed è rimasto entusiasta dall’esperienza.

Kipp  è stato immediatamente accolto come parte del gruppo e racconta di aver giocato con due eccellenti giocatori EDGA,  Adem  Wahbi  del Belgio (che pure ha una paralisi cerebrale) e Jiri  Jandra  della Repubblica Ceca (disabilità alle gambe).

Kipp aggiunge:  “È stato bello essere in un ambiente in cui sei con altre persone che come me hanno attraversato momenti difficili ed hanno trovato una via d’uscita nel golf.

Penso che sia una cosa potente per chiunque abbia subìto una battuta d’arresto avere un obiettivo, che si tratti di giocare a tennis, calcio o musica o semplicemente qualcosa su cui concentrare le proprie energie.”

Per ciò che riguarda il futuro, Kipp ha intenzione di partecipare ai famosi campionati amatoriali nel Regno Unito, il terreno di prova per molti grandi golfisti,  e anche giocando piccoli eventi professionali come dilettante.

Prenderà poi in considerazione l’idea di diventare professionista alla fine del 2022, puntando alla Qualifying School dell’EuropeanTour.

Credo sentiremo parlare ancora molto di questo ragazzo, nel cui sguardo si possono ancora vedere gli occhi del bambino che non si arrendeva mai.


Contenuti simili

Accoppiamoci in campo

I golfisti non si accoppiano abbastanza. E non mi riferisco a quel luogo comune raccontato da innumerevoli vignette…
Total
0
Share