Kurtis Barkley: Non riesco a fare a meno del golf

Kurtis Barkley dice: “Siamo tutti esseri umani, e sbaglieremo sempre; questa è anche la natura del golf, ciò che possiamo fare è ‘sbagliare bene’.”

Con queste parole, Kurtis ha perfettamente focalizzato gli alti e bassi del golf, così come gli alti e bassi della vita.

Il canadese è stato uno degli otto golfisti con disabilità che si sono qualificati per giocare in due tornei EDGA organizzati dall’European Tour, sugli stessi campi e negli stessi giorni delle stelle dell’DP World Tour. Kurtis lo ha fatto prima all’EDGA Hero Open al Fairmont St Andrews, in Scozia, all’inizio di agosto 2021, e poi all’EDGA Cazoo Classic al London Golf Club la settimana successiva.

L’abbiamo recentemente visto anche giocare alla Finale EDGA Dubai 2021, dove si è classificato al 2° posto alle spalle di Brendan Lawlor.

Kurtis sul percorso da golf è estremamente concentrato e questo può incutere timore a chi gioca con lui, ma è solo un’apparenza. Racconta che sul campo da golf è in una condizione di “tunnel vision”: sebbene si renda conto di cosa succede attorno a lui, non lo “sente” per davvero. Ha uno stato di massima concentrazione per “portare a termine il lavoro”.

Fuori dal percorso, è estremamente cordiale e sorridente. Kurtis spiega: “Dico sempre che ho tre personalità. La personalità quando sono da solo, la personalità quando sono con la mia famiglia e i miei amici e la mia personalità quando sono sul campo da golf. Quando sono a casa con amici e familiari, sono un po’ pazzo, scherzo, mi diverto. Ma quando sono sul campo da golf è un’altra cosa”.

Kurtis Barkley è nato con una grave forma di scoliosi. La sua colonna vertebrale curva in tre punti, ma ha trovato lo swing che gli permette di colpire bene la palla e di avere l’attuale handicap di 1,3.

Anche per Kurtis la ‘bestia nera’ è il putting: la sua maggiore difficoltà è  trovare un colpo agevole, che garantisca ripetitività e che  si adatti alla funzionalità della sua colonna vertebrale. Le sue spalle non possono inclinarsi e guidare il colpo, la sua mobilità è molto limitata. Il movimento  di  Kurtis è “solo braccia” come lo definisce lui.

Kurtis racconta: “Sono nato con la scoliosi, che è una deformità della colonna vertebrale. Nel mio caso, il mio curva in tre modi diversi. E la curva più grande è di circa 50 gradi. Quindi ha un impatto su tutto. Le mie costole si sovrappongono ai miei fianchi e colpisce i miei organi, come il mio cuore, i miei polmoni, la mia flessibilità. Ho anche un osso in più nel collo che mi impedisce di girarmi. Se potessi allungarmi, sarei più alto di circa 20 centimetri rispetto a quanto non sia in realtà. “.

Kurtis ha conosciuto il golf molto presto: “Sono cresciuto a sud di Ottawa. Vicino a casa mia c’era un vecchio campo pratica che frequentavo per tirare palline, centinaia di palline da quando avevo sette anni. Con le mie limitazioni fisiche, il golf è l’unico sport che posso praticare, e ne sono assolutamente dipendente, non riesco a farne a meno!”

Il talento, il duro lavoro e la pazienza di Kurtis hanno dato i loro frutti: attualmente Kurtis Barkley è al 5° posto del ranking mondiale  WR4GD Gross Strokeplay.

Kurtis incoraggia chiunque a provare il golf perché si adatta a tante tipologie di persone, anche in momenti diversi della loro vita. “Beh, il golf è fantastico perché ti accoglie ogni giorno a braccia aperte, e non importa come giochi perché ognuno ha il proprio swing. Io ho il mio swing e tu hai il tuo. Puoi ottenere consigli da allenatori professionisti, ma devi farlo ‘tuo’.  E non importa quello che hai, come sei. Tutti abbiamo la capacità di giocare a golf”.


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