Martedì 25 gennaio, durante una conferenza stampa in cui non ha nascosto la propria emozione, la spagnola Beatriz Recari lo ha reso ufficiale: il Gainbridge LPGA a Boca Rio, in programma questo fine settimana, sarà la sua ultima gara. La 34enne di Pamplona si ritirerà ufficialmente dal LPGA Tour, dopo 16 anni di carriera che l’ha vista vincere tre volte nell’ LPGA Tour ed una volta nel Ladies European Tour.
Recari ha dichiarato: “E’ da un po’ che ci sto pensando, ed ora ho sentito che è arrivato il momento giusto per ritirarmi. Continuerò a pensare con piacere non solo a tutti i bei momenti che ho vissuto durante la mia carriera, ma anche ai momenti non così belli, perché anche questi hanno dei lati positivi. Questo gioco è stato una parte così importante della mia vita, sono entusiasta di essere qui e avere l’opportunità di chiudere qui la mia carriera. Voglio proprio godermi quest’ultima settimana”.
Recari ha iniziato a giocare nel Ladies European Tour a 18 anni nel 2006 mentre studiava economia all’Università di Navarra, dopo le vittorie ai campionati dilettanti spagnoli femminili e ai campionati dilettanti francesi femminili.
Ma la sua carriera ha avuto anche momenti bui. Nel 2007, a causa di un grave disturbo alimentare, la sua salute peggiorò, arrivando a pesare meno di 45 kg. Dopo molto lavoro e supporto psicologico, Beatriz Recari vinse anche questa battaglia. Successivamente trionfò nel Finnair Masters sul LET nel 2009, per poi unirsi al LPGA Tour dove ha vinto nel 2010 e due volte nel 2013. Poco prima della sua vittoria al Kia Classic 2013, è stata presentata come ambasciatrice dell’Alliance for Eating Disorders Awareness. Fu in quell’occasione che il grande pubblico venne a conoscenza dei problemi che Beatriz Recari aveva dovuto affrontare.
Ora, dopo gli infortuni all’anca, alla schiena e alle gambe, il più recente dei quali ha richiesto un paio di interventi chirurgici, la star spagnola è a suo agio sia con il suo passato che con il suo futuro.
“Giocare nell’LPGA Tour e comunque fare anche altre cose è sempre stato il mio obiettivo. La combinazione del mio infortunio e della pandemia mi ha allontanata per diverso tempo dai campi da golf. Ho avuto la possibilità di sperimentare altre cose e di apprezzare anche quello che ho fatto. Giocare una stagione dopo l’altra, con un numero di tornei che aumenta anno dopo anno, con un livello di gioco e di competizione sempre più alto, è come vivere in una bolla, è difficile vedere cosa c’è fuori.
“Questo periodo di stop forzato mi ha dato l’opportunità di valutare altre cose che voglio esplorare e vedere, e avere solo il tempo per gli altri miei interessi. Immagino che le mie priorità siano cambiate.
Ho sempre pensato che quando sarebbe arrivato il momento del mio ritiro, lo avrei sentito. Dopo l’infortunio, quando ho avuto il via libera per riprendere gli allenamenti, semplicemente la passione e la grinta che avevo prima non c’erano più”.