Luisa Ceola: ‘Sono invisibile, determinata e resiliente’

Luisa Ceola è reduce dal trionfo nella classifica strokeplay netto all’ultimo Open d’Italia Disabili, vincendo anche il relativo titolo italiano e la classifica femminile; ha partecipato al G4D Open a Woburn ed è stata convocata con Tommaso Perrino e Vittorio Cascino a rappresentare l’Italia ai prossimo Campionati Europei Individuali per Golfisti con Disabilità in Olanda.

La disabilità di Luisa è invisibile. Mi spiego meglio: ci sono tipologie di disabilità che non sono immediatamente evidenti. In maniera un po’ semplicistica si considerano ‘disabili’ chi ha uno (o più) arti mancanti, o chi è in carrozzella, o chi ha comunque evidenti difficoltà motorie.

Dice Luisa: ‘La vita di una persona con una disabilità invisibile è piena di sfide ogni giorno. Quando vado al pronto soccorso non so mai se il medico che ho di fronte abbia mai sentito il nome di tutte le mie malattie rare. Durante la mia infanzia ero molto fragile e spesso malata, ma le mie condizioni sono peggiorate durante l’adolescenza. Era molto difficile per me fare tutto ciò che facevano i miei coetanei. Ero molto magra, esile e silenziosa. Non potevo praticare nessuno sport perché ero sempre affaticata’.

Foto: EDGA

Nonostante le numerose visite mediche specialistiche, le diagnosi si limitavano a emicrania, asma e allergie. A 29 anni i medici non erano ancora riusciti a risolvere l’enigma del suo stato di salute, quando Luisa ebbe un grave infarto. Racconta Luisa: ‘Nessun medico è mai riuscito a spiegare perché sia successo’. Solo in seguito ha potuto collegarlo ad una delle sue rare condizioni genetiche.

Prosegue: ‘La convalescenza è stata molto difficile, aggravata dalla consapevolezza che la vita potesse sfuggirmi in un istante. Ho iniziato a vivere nella paura’.

In questo periodo Luisa si avvicina al golf: stare in mezzo alla natura, questa era la miglior medicina. ‘Il golf era la cosa più importante che potessi fare per la mia mente’.

Nel frattempo Luisa diventa mamma di Emma, che diventa il centro delle sue attenzioni, lasciando da parte il golf.

Nel 2012 la salute di Luisa peggiora di nuovo: le viene diagnosticato un condroma (neoplasia che interessa l’osso) al femore destro che deve essere rimosso. Assieme ad una parte del femore le viene rimossa anche parte della massa muscolare.

Foto: EDGA

‘Non sono riuscita a camminare per più di un anno, la convalescenza è stata lunga e ci sono state anche complicazioni post-operatorie’.

Gli accertamenti medici che ne sono seguiti hanno però finalmente dato un nome alla causa dei problemi di salute che Luisa ha avuto dall’infanzia: Febbre Mediterranea Familiare, una rara condizione genetica caratterizzata dall’autogenerazione dell’infiammazione.

A questa successivamente si aggiunta anche la sindrome di Ehlers-Danlos, una patologia rara caratterizzata da un’insolita ipermobilità e instabilità delle articolazioni, fragilità dei tessuti e disturbi dell’equilibrio.

Luisa così decide di tornare al gioco del golf, così come aveva fatto tanti anni prima.

‘Ricordo che a malapena riuscivo a raggiungere il driving range dal parcheggio. Ma era meglio di qualsiasi medicina. Ho iniziato a pensare ai traguardi da raggiungere, distogliendo la mia mente dai pensieri negativi. Il golf è l’unico sport che posso praticare, e per me rappresenta la libertà, la libertà di inseguire il mio sogno. Riesco a dimenticare i medici, gli ospedali, le terapie e tutto il resto. E’ come essere in paradiso e sono felice’.

Luisa Ceola è diventata giocatrice del circuito EDGA dal 2018, conseguendo importanti risultati sia a livello nazionale che internazionale, rimanendo sempre fedele al suo motto: ‘Sono invisibile, determinata e resiliente’.

Complimenti ed un grande in bocca al lupo per i tuoi impegni futuri!


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