Evviva! Tornano le “ragazze”

Finalmente potremo tornare a vedere dal vivo le professioniste del Ladies European Tour. La prima volta che le ho viste in campo è stato nel 2022, quando sono andato a fotografare il Ladies Italian Open che si è disputato sul percorso di Margara, e non immaginavo che il golf femminile potesse essere così entusiasmante: tre giorni di gioco ad altissimo livello e di spettacolo puro.

La tenacia della giovane Carolina Melgrati che alla 17 ributta la palla in pista dopo un drive erratico nel bosco, per poi stampare in asta un ferro 6 e salvare il par in una situazione in cui io avrei arrancato per portare a casa un doppio bogey, la determinazione di Alessandra Fanali che alla prima buca di playoff prende il green del par 5 con il secondo colpo, solo per poi arrendersi di fronte al putt per l’eagle magistralmente imbucato da Morgane Metraux, non hanno niente da invidiare alle imprese mirabolanti in cui ogni settimana si cimentano i mostri sacri dei Tour maschili.

Carolina Melgrati al Ladies Italian Open 2022 (photo: Raffaele Canepa)

Quando guardiamo in televisione i giocatori del DP World Tour e del PGA, rimaniamo a bocca aperta vedendoli tirare la palla a distanze per noi inconcepibili: giocano il teeshot partendo 40 metri più indietro rispetto a dove giocheremmo noi comuni mortali, e i loro drive atterrano 40 metri oltre a dove cadrebbe un nostro colpo giocato dai tee regolari. È certamente uno spettacolo incredibile, ma loro giocano un altro sport, su altri campi.

Di sicuro, le proette non sono meno spettacolari da guardare: certo, non fanno le 350 yards di Rory o di Bryson, ma tirano comunque il drive a delle distanze che fanno invidia alla maggior parte dei giocatori dilettanti. Si confrontano su un campo che in termini di lunghezza è più vicino a quello che giochiamo noi, anche se preparato in maniera più insidiosa, ed è proprio qui che ti rendi conto di quanto giocano bene, nel momento in cui riesci a confrontare il loro gioco con il tuo. E poi sono così belle da vedere: uno della vecchia scuola come sono io, che pensa che Freddy Couples ancora oggi abbia lo swing più bello del mondo, non può rimanere indifferente di fronte agli swing delle giocatrici del LET e a quanto facciano sembrare facile tirare la palla lunga.

Ormai da diversi anni, il calendario del DP World Tour ospita lo Scandinavian Mixed in collaborazione con il Ladies European Tour: è l’unico evento in cui uomini e donne si confrontano nello stesso field e, come ha dimostrato Linn Grant vincendo l’edizione 2022 con nove colpi di vantaggio, le “ragazze” sono in grado di competere allo stesso livello.

Pratichiamo uno sport in cui la differenza nella prestazione fisica, che senza dubbio esiste, non impedisce che uomini e donne si confrontino alla pari: se d’altro canto lo facciamo abitualmente nelle gare di circolo, perché non farlo anche a livello professionistico? Mi piacerebbe vedere più eventi in cui uomini e donne si sfidano sullo stesso campo: non solo è interessante confrontare due modi diversi di affrontare il percorso, ma sarebbe un modo per promuovere il golf in generale, non soltanto quello femminile.


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