Mike Jones: Come un ingegnere è diventato ‘Capitain Pirate’

Una mattina di ottobre del 2015, l’ingegnere e golfista gallese Mike Jones,  è salito in sella alla sua moto Yamaha MT09 Sport Touring per  recarsi al lavoro, dopo aver salutato la moglie Beth con un colpo di clacson.

Quattro giorni dopo si sarebbe svegliato in ospedale a Swansea in preda al dolore e non capendo dove fosse e perché.

Qualcuno disse a Mike Jones che aveva seriamente rischiato di morire a causa di un incidente stradale e che aveva perso molto sangue. Aveva subìto gravi danni alla gamba sinistra, al femore ed al bacino. Le ossa potevano essere ricostruite chirurgicamente, ma la gamba difficilmente si sarebbe potuta salvare.

Dopo vari interventi chirurgici, l’amputazione della gamba sinistra, una protesi all’anca, una lunga trafila fatta di visite, terapie mediche e riabilitazione, il vecchio Mike non c’era più, ora c’era Mike ‘senza-gamba’.

Era l’ombra di se stesso.

Spiega: “È stato così traumatico. La tua mente sfreccia a 100 miglia orarie. Sentivo la gamba ma non c’era più, una sensazione fantasma. Sono stato così male per questo, ed i farmaci erano inutili. In ospedale ho rischiato seriamente di crollare. Ricordo una sera, battevo i pugni sul vassoio, e suonavo a ripetizione il campanello per chiamare l’infermiera. Stavo urlando a squarciagola, portatemi fuori da questa stanza o datemi qualcosa per dormire… pensavo di impazzire”.

In qualche modo Mike è andato avanti.

Un trasferimento in un reparto con altri ragazzi in condizioni simili lo ha aiutato.

Poi Mike si è chiesto ‘Potrò ancora giocare a golf?’

Dal suo letto d’ospedale iniziò una ricerca sul web, trovando un video di  Manuel De Los Santos.

Mike prosegue: “Ero ossessionato dall’idea di giocare di nuovo. Mi ha salvato la vita. Non so davvero cosa avrei fatto se non avessi avuto il golf come obiettivo, sarei finito in un posto non molto carino credo, quindi mi ha letteralmente salvato la vita. Ho visto i video di Manuel e l’ho sentito parlare con tanto entusiasmo. Non succede spesso di resettare la tua vita, ma quella era la mia opportunità. Ho pensato: voglio essere come lui. Certo, dirlo e farlo è un’altra cosa, quindi quando mi sento un po’ giù o cedo all’autocommiserazione, guardo il video e mi dico ‘Forza Mike, vai avanti e smettila di lamentarti’”.

Dopo un anno e mezzo dall’incidente, Mike Jones ha partecipato al suo primo torneo EDGA, l’Open di Spagna 2017 a Madrid dove ha finalmente potuto incontrare Manuel De Los Santos. Mike, che prima dell’incidente giocava con handicap 2, qui giocò con handicap 19, vincendo la categoria stableford.

Ora Mike gioca con un handicap di 7,5 ed è 19° nel ranking mondiale WR4GD categoria Strokeplay Netto. Conosciuto anche come ‘Capitain Pirate’, il Jolly Roger e la bandiera del Galles con il dragone rosso sventolano sempre dalla sua sacca da golf. Sui fairways – come nella vita – lo accompagna la moglie Beth, che è la sua caddie ufficiale e dalla quale Mike è inseparabile:

“Dal giorno del mio incidente Beth è stata la roccia e il fondamento di ogni parte della mia guarigione e della mia nuova vita. Non sarei l’uomo che sono ora senza il suo aiuto ogni giorno da quando mi sveglio fino a quando mi addormento. La amo più della vita stessa”.


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