Nel 2024 è successo anche questo…

Riflettendo sull’anno appena passato, ho puntato la mia attenzione sulle storie più bizzarre del 2024.

Lasciando l’arresto di Scottie Scheffler durante il Pga Championship incorniciato “a vita” fra le storie bizzarre, ho scelto come “stranezza” quella capitata nel finale di stagione al Wyndham Championship.

Al crepuscolo, nel giro finale del Wyndham Championship, Matt Kuchar (guarda caso..) ha attirato l’attenzione per una decisione insolita sul percorso del Sedgefield Country Club.

Durante l’ultimo tee shot alla buca 18, il suo drive è finito a sinistra del fairway, proprio mentre l’oscurità scendeva sul campo.

I suoi compagni di gioco, Chad Ramey e Max Greyserman, già fuori dalla lotta al titolo (con Greyserman che aveva perso colpi nelle seconde nove ), cercavano solo di concludere rapidamente la buca per lasciare la città di Greensboro nella Carolina del Nord, dopo un estenuante “maratona” di 36 buche nell’ultima giornata, dovuta al maltempo che aveva condizionato lo svolgimento regolare del torneo.

Kuchar, tuttavia, ha scelto di marcare la posizione della sua palla, comunicando agli arbitri che avrebbe terminato la buca il mattino seguente.

Alle 8 di lunedì mattina, il 46enne è tornato sul campo e ha completato la buca con un par, risultato che lui stesso ha definito improbabile se giocato la sera precedente in condizioni di semi-oscurità.

Ha anche dichiarato di aver agito per favorire Greyserman, una motivazione che il rookie ha successivamente smentito.

La differenza tra un par e un bogey era significativa, non solo sul tabellone ma anche finanziariamente: il suo dodicesimo posto parimerito, ottenuto grazie al par finale (con incluso un droppaggio per line-of-sight da un tabellone pubblicitario), gli è valso quasi 145,000 dollari, rispetto ai circa 77,000 che avrebbe guadagnato con un bogey.

Tuttavia, questa scelta ha sollevato polemiche: molti l’hanno ritenuta egoistica, costringendo lo staff del torneo e i volontari a tornare per pochi minuti di gioco in un lunedì apparentemente inutile.

Non si sono fatte attendere le controversie:
  • “Criticare Kuchar è facile, ma va detto che la situazione era complessa. Le condizioni del torneo, segnate dai ritardi meteorologici, avevano già messo alla prova tutti. Tuttavia, va riconosciuto che giocare al buio era quasi impossibile. Inoltre, solo la settimana prima Kuchar si era guadagnato un posto nei top 125 della classifica FedEx dopo una stagione difficile. Il T12 gli ha permesso di salire all’105° posto, fondamentale per mantenere la posizione finale di 109° dopo l’autunno. Quel colpo potrebbe essere stato decisivo.”
  • “Un episodio bizzarro, che sarebbe passato inosservato se non fosse per i precedenti di Kuchar in materia di, diciamo, ‘controversie economiche autoinflitte’.”
  • “Il Wyndham Championship è stato segnato dalla tempesta tropicale Debby all’inizio e da questa assurda vicenda alla fine. Con un guadagno in carriera di oltre 60 milioni, la decisione di Kuchar ha alimentato le critiche su un presunto senso di superiorità dei professionisti. Già in passato aveva suscitato polemiche, come quando sottopagò il caddie a Mayakoba nel 2018. Il finale solitario del lunedì, per un 12mo parimerito, non ha fatto altro che amplificare le voci di chi accusa i golfisti di eccessivo privilegio.”

Un episodio che  riflette alcune delle dinamiche più sottili e problematiche nel golf professionistico: l’importanza di ogni singolo colpo, il valore dei premi in denaro, le implicazioni etiche delle decisioni sul campo e la velocità di gioco.

E tu cosa ne pensi ?


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