PGA Tour e PIF mettono la parola fine alla “guerra civile” del golf
L’ultima settimana di Ottobre del 2024 verrà ricordata come il momento che ha segnato la tanto attesa svolta di quella che i media anglosassoni hanno deciso di definire, sin da subito, come la “guerra civile” del golf professionistico.
Tutto é cominciato con la notizia, pubblicata giovedì scorso, che Yasir Al-Rumayyan, governatore del PIF, e Jay Monahan, Commissioner del PGA Tour avrebbero preso parte alla Future Investment Initiative, una conferenza organizzata dal PIF che si tiene annualmente a Riyadh.
Il fatto che insieme a Monahan ci fosse anche una rappresentanza di membri del PGA Tour (nomi non noti, NDR) era un chiaro segnale del fatto che qualcosa stesse per accadere.
L’incontro é stato probabilmente programmato quando Al-Rumayyan e Monahan hanno giocato a golf insieme in Scozia (galeotto fu il Dunhill Links Championship…).
Fatto sta che, secondo quanto riportato da The Sun UK, il dado é tratto.
I due litiganti hanno raggiunto un accordo a cui manca solo l’approvazione finale da parte dei relativi Boards.
Questi gli elementi sostanziali:
- il Public Investment Fund verserà 1,3 miliardi di $, a fronte dei quali riceverà una partecipazione pari all’11% nella neonata PGA Tour Enterprises.
- al PIF verranno assegnate due poltrone (e una sarà quella del Presidente) nel Board del PGA Tour.
- i giocatori che sono rimasti “leali” al PGA Tour riceveranno una “ricompensa” tramite un apposito fondo che verrà garantito dal PIF.
- il DP World Tour beneficerà, indirettamente, dell’accordo sulla base dell’Alleanza Strategica che lo lega al PGA Tour.
- la LIV Golf disputerà i tornei programmati per il 2025 “sotto l’ombrello” del PGA Tour.
Di più, al momento, non é dato sapere.
Nell’attesa di conoscere tutti i dettagli, posso solo dire che il punto 5. lo trovo alquanto oscuro, non comprendendo cosa esattamente si intenda per “sotto l’ombrello del PGA Tour”.
Comunque, l’importante é che si sia arrivati alla fine di quella che ho sempre considerato una follia che stava disintegrando il mondo del golf professionistico.
Spero solo che l’accordo sia equo, elemento fondamentale per garantirne il successo.