Sam Ryder, l’uomo che insegui un sogno. E lo realizzò.

Sam Ryder, l’uomo che insegui un sogno. E lo realizzò.

Quando Samuel Ryder compì 50 anni, non si unì al Senior Tour.

Anche perchè nel 1908 non esisteva ancora un Tour, di nessun genere.

Quest’uomo di mezza età non iniziò a giocare per passione, ma semplicemente per la sua salute, dietro consiglio di un suo amico, entusiasta di questo sport che garantiva esercizio all’aria fresca.

Era un hobby costoso, ma poteva peremetterselo.

Ryder era il classico esempio dell’uomo che si era fatto da sé:

Figlio di un giardiniere e di una sarta, aveva dovuto abbandonare gli studi per diventare un maestro per motivi di salute.

A causa di una lite con suo padre, finì a Londra, dove intraprese il commercio delle sementi. stabilendosi poi a St.Albans.

E fece fortuna.

Tornando al golf, Ryder divenne rapidamente un single digit, e sicuramente era uno che la tirava dritta, dato che il circolo dove giocava, il Verulam Golf Club (ancora esistente) aveva il fuori limite su 14 delle 18 buche.

Nel suo circolo fu uomo di spicco.

Fu per ben tre volte Club Captain, anche in virtù delle generose donazioni che fece al Verulam, in quanto filantropo.

L’evento che avrebbe cambiato la storia del golf accadde però al Came Down Golf Club, dove Samuel Ryder incontrò i tre fratelli Withcombe.

I tre professionisti lo colpirono per la loro abilità, e rimase sbigottito nel sapere che non disputavano i grandi tornei, come l’Open Championship,  perché non se lo potevano permettere.

In lui nacque il desiderio di investire nel golf per sostenere in qualche modo i gjocatori, che fossero professionisti o amateurs di talento.

Nel 1923 organizzò e sponsorizzò al suo circolo , insieme al fratello, un torneo su 36 buche in cui si affrontarono una cinquantina di professionisti.

La gara non prevedeva il taglio e ogni giocatore ricevette un premio in denaro.

In sostanza, era nato il WGC.

Nel 1925, assunse Abe Mitchell come suo istruttore personale, fondamentalmente per sostenere la sua carriera di giocatore di torneo.

Ryder pensava che Mitchell avrebbe potuto mettere fine al dominio americano nell’Open Championship, cosa che tuttavia non accadde, dato che Il professionista britannico ottenne solo 8 top ten.

Nel 1926, prima dell’Open, si tenne al Wentworth Golf Club una sfida tra 10 giocatori britannici ed altrettanti statunitensi, che i cronisti dell’epoca chiamarono “Ryder Cup”.

Ryder si astenne dall’acquistare qualsivoglia premio, stante l’incertezza, fino alla fine, circa la presenza degli americani, a causa di problemi con i trasporti.

Ma l’incontro si tenne, e i britannici si imposero per 13 a 1.

E arriviamo al 1927.

Samuel Ryder commissiona a Mappin & Webb, famosi gioielleri britannici, un trofeo in oro alto circa 44 centimetri, che gli costa 250 £ (cirxa 21.000 $ di oggi).

La Ryder Cup era nata.

La prima edizione ufficiale si tenne in quell’anno al Worcester Country Club, in Massachussets, dove vinsero gli americani.

Il trofeo venne presentato da Ryder stesso nel 1929 al Capitano britannico George Dumcan, in occasione dell’edizione che si disputò al Moortown Golf Club.

P.S. il  giocatore raffigurato sulla Cup é Abe Mitchell, il pupillo di Samuel Ryder.


Contenuti simili

Accoppiamoci in campo

I golfisti non si accoppiano abbastanza. E non mi riferisco a quel luogo comune raccontato da innumerevoli vignette…
Total
0
Share