Tiger, uno di noi…

Non sarà Tiger a farmi passare un Natale più felice, ma se non altro saprò di avere almeno una cosa in comune con lui e con tanti papà che mi leggono.

Anche un giocatore di golf di fama mondiale del suo calibro ha infatti un problema riconducibile all’età adolescenziale del figlio : l’abuso del cellulare.

Era la giornata precedente al PNC championship, la gara tanto attesa dai genitori del Tour, quando a Tiger Woods, 48 anni, è stato chiesto di raccontare qualcosa sul rapporto genitore-figlio con Charlie, 14 anni e suo compagno di gioco lo scorso fine settimana in Florida.

“C’è qualcosa in Charlie che ti irrita?” è stato chiesto a Woods.

“Semplicemente non mi piace il fatto che guardi sempre il telefono”..

“Metti via il telefono e guardati intorno. Questa è una delle cose con cui penso combattano tutti i genitori. La maggior parte dei ragazzi  non alza più lo sguardo. Tutti guardano in basso”.

“Guardati attorno”, gli dico, “il mondo intorno a te è così bello, guarda in alto”.  Molti fissano lo schermo come se vedessero lì la loro vita. 

“A volte mi fa impazzire perché guarda sempre in basso pur essendoci così tante cose così belle intorno a lui nello stesso tempo.”

Caro Tiger, benvenuto nel mondo dei genitori degli adolescenti…

Comunque, per dovere di cronaca, durante le 36 buche giocate al Ritz-Carlton di Orlando non mi sembra che Charlie sia fatto distrarre. Lo smartphone è rimasto in sacca per almeno 5 ore al giorno.

Una gara dominata dalla coppia (padre e figlio) Bernhard e Jason Langer che addirittura con 13 colpi sotto il par  solamente nella seconda giornata hanno vinto il torneo con due colpi di distacco su David e Brady Duval.

Tiger e Charlie, quinti al termine, ma anche felici di aver passato del tempo tutti insieme con Sam, la sorella maggiore che faceva da caddie al papà.

“Attendo con ansia questa settimana, per poterla passare con la mia famiglia. Avere entrambi i miei figli sul campo negli ultimi due giorni è stato davvero speciale”.

“Sono grato per la possibilità che abbiamo di poter vivere questo tipo di esperienza. Per poter aver avuto la possibilità di giocare con Charlie  per quattro anni consecutivi”.

“Inoltre, per quanto mi riguarda, è stato bello incontrare i giocatori del Champions Tour, dal momento che non gioco su quel Tour e non avendo giocato molto in generale”.

A noi sinceramente ha fatto piacere rivederlo giocare senza dolori, nella speranza di poterlo ritrovare in campo almeno una volta al mese, secondo i suoi programmi.

Ci ritroveremo con la nuova stagione del PgaTour dalla prima settimana di gennaio.

Ora lasciatemi approfittare anche di questo mezzo per potervi augurare delle Festività serene con i Vostri cari sperando che il 2024 sia per tutti un anno migliore.   


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