Una domenica bestiale..

 

Non si tratta della “domenica bestiale” di  Concato , ma della peggiore giornata di golf di Roberto De Vicenzo.

L’ argentino era in attesa di disputare il playoff a 18 buche contro Bob Goalby nel 1968 quando ricevette la triste notizia di aver firmato uno score sbagliato. 

Vincitore del British Open l’anno prima, quella domenica stava festeggiando il suo 45º compleanno ad Augusta con gli spettatori che gli intonavano il “buon compleanno” durante l’ultimo giro. 

Quella che sarebbe potuta diventare per lui una festa senza precedenti si è trasformata rapidamente in un dramma sportivo .

“Gioco a golf da 30 anni in tutto il mondo, e ora tutto quello che mi viene in mente è quanto sono stato stupido nel compiere un tale errore in questo meraviglioso torneo”. “Non avrei mai fatto una cosa del genere.”

Goalby fece due birdie e un eagle alla 13 e alla 15 per chiudere in  66 colpi e finire in 277 a 11 sotto il par.

De Vicenzo fece birdie alla 15 e alla 17 prima che un bogey alla 18 lo lasciasse con un “apparente” 65 e 11 colpi sotto il par totale.

Mentre  stava aspettando che Goalby finisse le sue 18 buche, il  suo compagno di gioco Tommy Aaron notò che il punteggio totale di De Vicenzo fosse di  66 colpi. 

Sottolineò l’errore ad un referee del Masters, che riunì i giocatori nel cottage di Bobby Jones accanto al tee della 10.

Aaron alla buca 17 aveva segnato a De Vicenzo un 4 invece di un 3.

Secondo le regole , un giocatore è responsabile del punteggio su ogni buca dello score. Una volta firmato per il suo punteggio, il giocatore non potrà più modificarlo.

“È un peccato,” disse Aaron più tardi. “Avrebbe dovuto controllare la sua carta.”

Meno di 30 minuti dopo il termine del giro di Goalby, arrivò il verdetto in una dichiarazione di Hord Hardin,  presidente della U.S. Golf Association e presidente del comitato regole del Masters:

“Secondo le regole del golf, a De Vicenzo sarà registrato uno score di 66 colpi, che non lo vede pari con Bob Goalby a 11 sotto il par del torneo. È secondo a 10 sotto il par.”
De Vicenzo a sinistra vicino a Bob Goalby durante la premiazione

Se l’argentino avesse firmato per un punteggio inferiore a quello ottenuto, la penalità sarebbe stata la squalifica.

De Vicenzo, vincitore di più di 200 tornei in carriera, si è  quindi dovuto accontentare del secondo posto e della medaglia d’argento che va alla seconda piazza.

Dopo questo episodio vennero istituite nuove procedure per i giocatori al Masters per poter controllare le loro carte in una zona riservata, la cosiddetta “recording area”.

“La cosa migliore è che ora abbiamo una piccola stanza nella quale  andare”, disse Goalby. “All’epoca, tutto quello che avevamo era un piccolo tavolo da picnic dove la stampa poteva arrivare subito . Ora non possono farlo.”

La domenica bestiale del Masters continua senza tregua a mietere vittime …

Eventualmente quella  di Concato la trovate qui


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