Uragano Viktor…dica TRENTATRE’!

Già spazzato con 61 colpi dall’uragano Viktor, il North Course dell’ Olympia Fields passa il testimone all’immortale East Lake ad Atlanta, dove si ha la sensazione che il norvegese possa fare il colpo grosso…

Staremo a vedere. (Stasera dalle 18 su Eurosport 2 e Discoveryplus)

Nel frattempo, a TRENTATRE’ giorni dall’evento, la squadra USA della Ryder Cup sarà completata il 29 agosto, con il capitano Zach Johnson che farà le sue sei scelte dopo il TOUR Championship di questa settimana.

La squadra europea continuerà fino al 3 settembre, ad accumulare punti al Czech Masters  e all’ Omega European Masters di settimana prossima, prima che i tre posti nella lista dei punti europei e i tre posti nella lista  mondiale siano finalizzati.

Il 4 settembre, dopo l’Omega European Masters, il capitano Luke Donald selezionerà le sue sei scelte.

Anche dopo che le squadre saranno completate, ci saranno ancora alcune settimane prima che la Ryder Cup si giochi a Roma dal 29 settembre all’1 di ottobre. Ci sarà solo un torneo del PGA Tour durante quel periodo e diverse belle gare del DP World Tour come l’Irish Open e il BMW PGA Championship, cosa che dovrebbe aiutare a mantenere attivi coloro che giocano nel DP World tour. Il percorso intanto sembra impostato per favorire i “nostri” con fairways stretti e rough da supereroi.

Questa settimana mi limiterò a fare un’ulteriore analisi della squadra americana,  la più vicina ad essere completata.

La prossima settimana, direttamente da Crans Montana, cercherò di carpire le ultime indiscrezioni prima della decisione di Luke Donald.

USA Team Ryder Cup: i qualificati.

1. Scottie Scheffler: 2-0-1 record in carriera della Ryder Cup ( il primo numero sono i match vinti, il secondo quelli persi, il terzo i pareggiati)

Scheffler ha “solo” due vittorie in questa stagione, ma è sempre fra i primi ogni torneo, non importa quanto possa funzionare il putt. E’ uno dei migliori colpitori di palla nell’era dello Strokes Gained. Scheffler è stato un dominatore nella Ryder Cup 2021, sconfiggendo Jon Rahm in singolare. La “delusione” del Tour championship mancato per il secondo anno di fila dopo essere stato in testa alla FedEx inciderà la sua fiducia?

2. Wyndham Clark: (Esordiente)

Clark ha giocato bene per mesi prima di stravincere finalmente al Wells Fargo Championship. Poi ha dimostrato che non fosse un “caso” isolato con il finale straordinario allo US Open. La lunghezza e il putting di Clark sono i numeri migliori, ma non ci sono davvero punti deboli evidenti in tutti i dipartimenti del gioco. Lo vedrei bene in Ryder per diversi anni.

3. Brian Harman: (esordiente)

Mi fa sorridere la parola esordiente per uno come lui.

Harman ha dominato il Royal Liverpool per vincere il suo primo major. Non ha mai fatto parte di una squadra USA prima d’ora, ma non c’è dubbio che la sua precisione pagherà nel match play al Marco Simone.  Se vi mancava il gioco corto ed il putt di Patrick Reed eccovi pronta la versione “per bene”…

4. Patrick Cantlay: (3-0-1)

Cantlay senza vittorie in questa stagione, ma quando gioca è sempre lì fra i primi 15. Come il prezzemolo. Terzo in Strokes Gained Tee-to-Green,  primo nel Total Driving, numero utile a Guidonia (non sulla Palombarese ovviamente). Cantlay ha conquistato 3 punti e mezzo alla Ryder Cup nel 2021 e vanta un record 6-3-0 in due presenze alla Presidents Cup.

5. Max Homa: (esordiente)

Inizio di stagione con 2 vittorie in Napa Valley e a Torrey Pines.

Da aprile a giugno con poca continuità, ma ha finito molto bene nei suoi ultimi quattro tornei. Homa non ha punti deboli rimanendo sempre entro la quarantaquattresima posizione in ogni categoria dello Strokes Gained della stagione in corso, ed è stato particolarmente impressionante con il putt. Ha portato grande energia alla Presidents Cup l’anno scorso vincendo tutti i 4 match come rookie.

6. Xander Schauffele: (3-1-0)

Schauffele ha avuto una stagione molto simile all’amico Patrick (Cantlay) Molti top 25 ma nessuna vittoria. Non sorprende che siano una coppia così affiatata negli eventi a squadre. Schuaffele non ha “drivato” così bene come in passato, ma è nei primi 5 sia in Strokes Gained Approach che in Strokes Gained Putting. Ha un record di 9-4-0 di squadra con gli Stati Uniti.

Le mie previsioni sulle scelte del capitano Zach Johnson:

1. Collin Morikawa: (3-0-1)

Dopo le prime 36 buche di East Lake lo metto come prima scelta.

Qui non si tratta di mantenere un vantaggio in una gara stroke play (a Maui era in vantaggio di sei colpi e vinse Rahm). Qui è necessario vincere i match. È secondo sia nella Driving Accuracy (precisione dal tee) che per Strokes Gained Approach (secondi colpi) in questa stagione, che penso sarà la chiave per il Marco Simone. Morikawa è 5-1-1 in due precedenti eventi a squadre per gli States.

2. Jordan Spieth: (8-7-3)

Spieth l’anno scorso in Presidents Cup ha vinto tutti i match ( anche la sua prima vittoria in singolare). Anche se non ha vinto in questa stagione, avrebbe potuto farlo tre o quattro volte. Il putt non è ancora ottimo, sta giocando decisamente meglio il driver e sappiamo quanto sia magico il suo gioco corto.

3. Brooks Koepka: (6-5-1)

Impossibile lasciarlo a casa. 5 vittorie nei major, l’ultima quella del Pga Championship di quest’anno, insieme ad un secondo posto al Masters. (6-5-1) il suo record in Ryder. Il problema? Il rapporto con la squadra: lui decise di giocare nel LIV.

La Ryder è gestita da Pga of America e non dal Pgatour e questo sarebbe a favore di una sua scelta.

4. Cameron Young: (esordiente)

Le probabilità che venga in Italia sono alte per due buoni motivi. È fra i migliori 5 giocatori di driver al mondo ed è un ottimo giocatore di ferri medio-lunghi. E poi lo ha detto Fred Couples: “Cam Young will be in Italy”… Young ha raggiunto le finali del WGC-Match Play a marzo prima di perdere un pò di forma. Tuttavia, sembra aver rimesso le cose a posto con tre top-15 nei suoi ultimi cinque tornei. I giocatori si stavano allineando per provare a giocare con Young l’anno scorso alla Presidents Cup.

5. Keegan Bradley: (4-3-0)

La Ryder se la sogna di notte. Lo ha dichiarato lui prima del BMW Championship. Sta dimostrando grande solidità. E’ in forma e ha già due partecipazioni con una percentuale di vittoria del 57%. Credo che Zach Johnson avrà un compito difficile sulla sua scelta, ma io lo vedrei bene nel team.

6. Lucas Glover: (Rookie)

Perchè non lui? Non lo avrei mai detto neanche sotto tortura all’inizio del 2023, ma ora, alla luce di quello che ha fatto?

Non solo mi riferisco alle ultime vittorie, ma la realtà e che  Glover è  uno dei miglior colpitori di palla sul PGA Tour da 15 anni, a parte il putt. All’età di 43 anni ha finalmente trovato la soluzione e ha fatto miracoli. Mai al di sotto del ventiduesimo posto in sette dei suoi  ultimi nove tornei con cinque top-6 e due vittorie. E a Roma c’è bisogno di gente precisa.

 

 


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