WM Phoenix Open: limiti oltrepassati?

Phoenix Open: limiti oltrepassati?

Mantenere l’atmosfera unica del “People’s Open” con maggior attenzione alla sicurezza e mettere in atto i cambiamenti necessari per il “non superamento” dei limiti è stato l’argomento più trattato da fan e giocatori dopo la fine del torneo.

Il fango, le folle enormi e l’alcool sono state le parole più usate nel corso delle diverse sospensioni del torneo.

Sabato addirittura è arrivata la decisione dell’organizzazione di chiudere i cancelli nel primo pomeriggio, senza che gli spettatori muniti di regolare biglietto potessero entrare.

Contestualmente, le vendite di alcool e cibo sono state bloccate, nel tentativo di far defluire gli spettatori più rapidamente. 

Gli organizzatori si sono subito resi conto che le condizioni fangose avessero reso gran parte del campo non agibile per il pubblico, costringendolo ad affollarsi in aree più piccole.

Anche il dipartimento di polizia di Scottsdale ha tirato in causa le condizioni meteo insolite.

Ad un certo punto, gli spettatori sono entrati senza la scansione dei biglietti.

Il torneo ha smesso di divulgare le cifre ufficiali di partecipazione giornaliera nel 2019.

L’ultima volta che la partecipazione è stata resa pubblica, dei 576.807  spettatori presenti, oltre 200.000  erano lì di sabato, che è in genere il giorno più affollato e caotico.

Non manca annualmente una valutazione su ciò che può essere fatto l’anno successivo per garantire che tutti coloro che partecipano all’evento siano al sicuro e vivano una bella esperienza”.

Fra i tantissimi che in evidente stato di ebrezza si divertivano, la sicurezza è stata messa più volte in discussione.

Chi trovava colline fangose per scivolare pancia a terra, chi è saltato nel bunker della 16 per fare l’angelo di sabbia.

Oltre alle centinaia di video di drink-zombies incapaci di stare in piedi che hanno invaso i social media.

Per molti abituali frequentatori del torneo, quelle scene poco edificanti e altri problemi logistici hanno fatto pendere negativamente la bilancia.

Anche la comunicazione con il pubblico è andata in tilt, creando ulteriore chaos.

Quando l’account del torneo ha pubblicato un video su X domenica mattina che celebrava l’atmosfera della festa alla buca 16, ha ricevuto principalmente critiche.

Anche i giocatori del tour hanno pensato che sarebbe stato necessario mettere un limite a tutto ciò.

A Billy Horschel piace il WM Phoenix Open. Lo adora. Ogni anno, lo inserisce nel suo programma. In parte perché crede che il TPC di Scottsdale si adatti al suo gioco, ma anche per altri motivi.

“Amo l’energia, amo la il pubblico”, ha detto Horschel. “Adoro alcune delle cose divertenti che dicono”.

Anche Nick Taylor, dopo la sua vittoria nei playoff di domenica ha detto: “L’atmosfera è stata incredibile per tutta la settimana”.

Ma quel sentimento ha iniziato a cambiare per alcuni.

La domenica pomeriggio, Horschel aveva visto e sentito abbastanza.

Si può vedere nel video  dove riprende uno spettatore per aver urlato durante il backswing di Nicolo Galletti.

“Amico, quando sta tirando stai zitto!”, ha detto Horschel al fan. “Sta cercando di colpire un dannato colpo di golf qui. È il nostro f******o lavoro.”

“Si è parlato tra i giocatori e se questo fenomeno continuasse a intensificarsi nei prossimi anni, si potrebbe assistere ad un rifiuto di partecipazione, ha ribadito Horschel, aggiungendo che sarebbe un vero peccato.”

Analoga situazione per Zach Johnson che dopo l’ennesima discussione con gli spettatori ha aggiunto: “Questo torneo è stato inappropriato e ha superato il limite da quando sono sul tour e questo è il mio 21° anno”.

“Non so quale sia la linea, ma ci sono persone che cadono dalle tribune e si picchiano”, ha detto Johnson. “Penso che i Thunderbirds debbano fare qualcosa al riguardo.

Come Johnson, Horschel si preoccupa di ciò che potrebbe accadere con un numero così elevato di spettatori ubriachi sul percorso.

“Sappiamo tutti che l’alcool gioca un fattore enorme in tutto questo”, ha detto Horschel. “Penso che limitare le vendite,  l’orario di inizio delle vendite ed il numero delle bevande che qualcuno può comprare sia già parte della soluzione al problema.”

Horschel ha detto di aver parlato con i Thunderbirds – il gruppo che gestisce il torneo – per esprimere le sue lamentele.

“Penso che capiscano la situazione e vogliano fare bene per tutti coloro che sono coinvolti in questo torneo”, ha detto Horschel. “Vedremo cosa succederà”.


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