“Yips”: cos’è? Cosa lo causa?

Il ticchio sul green (o “yips”) è un problema molto comune che affligge golfisti di tutti i livelli, anche i più esperti. Si tratta di un gesto involontario, manifestato come spasmo muscolare, che avviene durante l’esecuzione dello swing, prevalentemente al momento di impatto.

Le cause di questo fenomeno possono essere diverse, di tipo psicologico oppure prettamente fisico, e nella maggior parte dei casi avviene sulle corte distanze. 

Cause del ticchio (“yips”) sul green:

  • Fattori psicologici: la causa principale. Ansia di prestazione, paura di sbagliare o di perdere colpi sul green genera un tremolio involontario che porta all’errore, e nei casi più drastici allo spasmo muscolare (yips). 
  • Perdita di fiducia: dopo alcuni errori o putt sbagliati si può perdere la sicurezza, iniziando a focalizzarsi troppo sull’errore e non sull’obiettivo, aumentando così il timore di sbagliare.
  • Difficoltà di coordinazione mente-corpo: il cervello, sotto stress, invia segnali sbagliati ai muscoli, influenzando movimento e tempo del gesto.
  • Difficoltà motorie: a causa di interventi, debolezza dei nervi o problemi di tremolio delle mani, la stabilità delle mani si riduce.

Solitamente il giocatore che ne è afflitto per motivi psicologici, ne è ben consapevole. In questi casi la soluzione migliore è trovare un escamotage per evitare e sorvolare l’errore, spesso però i giocatori tendono perseverare come nulla fosse, compromettendo la performance.

Nei casi in cui la problematica è di natura patologica, molti giocatori invece non se ne rendono conto.

Soluzioni al ticchio (“yips”) sul green:

Le soluzioni possono essere molteplici, tanto più drastiche quanto è intenso e frequente lo spasmo.

Per migliorare si possono adottare pratiche di gestione mentale, attraverso Mental Coach o Performance Coach specializzati, e/o cambiamenti tecnici legati all’impugnatura e alla tipologia di Putter.

In questo articolo parleremo delle principali soluzioni di natura tecnica:

  • Cambi tecnici o di impugnatura: impugnature differenti come “claw grip”, “pencil grip” o “reverse” aiutano a invertire la memoria muscolare e il feeling del giocatore, così da limitare l’azione dei polsi attraverso la posizione delle mani. 
  • Cambio del putter: utilizzare putter con caratteristiche ben specifiche come peso distribuito maggiormente nel grip, lunghezza maggiore (es. counterbalance, broomstick), tipologia o ancoraggio differente (es. arm-lock) può aiutare a ovviare il problema. 
  • Performance tips: applicare tecniche di routine ed esecuzione del colpo specifiche può distogliere l’attenzione dall’errore e migliorare il rendimento.    

In sintesi, l’Yips è soprattutto di origine mentale: la soluzione passa da consapevolezza, modifiche tecniche e un lavoro specifico sulla gestione della pressione e delle emozioni. Il percorso può essere lungo, ma affiancati da tecnici specializzati è alla portata di tutti i golfisti.


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