Quanti genitori di giovani promesse del golf, hanno provato l’eccitazione di vedere il proprio figlio mettere a segno un colpo perfetto, vincere un torneo importante o indossare la maglia della Nazionale?
E quanti, allo stesso tempo, hanno sentito crescere dentro di sé una tensione, che li ha trasformati da semplici spettatori a veri e propri allenatori-coach-psicologi?
Il golf è un microcosmo che riflette le dinamiche più profonde della nostra società: la competitività, la ricerca del successo, la paura del fallimento.
E proprio in questo sport, dove ogni colpo è un piccolo dramma che si consuma tra le mani di un singolo individuo, il ruolo dei genitori diventa cruciale.
Dalla tribuna al green: il sottile confine tra sostegno e pressione
Spesso, il desiderio di vedere il proprio figlio eccellere spinge a oltrepassare i limiti del semplice “tifo”.
Si può diventare troppo coinvolti, rischiando di trasmettere ai propri ragazzi pressioni che possono inficiare la loro prestazione. Ma, soprattutto, ci si può “montare la testa”, cadendo nella trappola del misurare il valore di un’esperienza esclusivamente in base all’esito finale.
Per i genitori di giovani atleti di alto livello, è facile cadere nella trappola della competizione.
Vedendo il proprio figlio eccellere, può nascere la tentazione di spingerlo sempre di più, nella convinzione che il talento debba essere sfruttato al massimo.
Tuttavia, c’è una linea sottile tra incoraggiamento e pressione eccessiva.
Il boomerang della corsa al risultato
Quando i genitori diventano più competitivi degli atleti stessi, il gioco perde il suo carattere formativo e diventa un campo di battaglia per ambizioni non realizzate.
Questo atteggiamento non solo può alienare il giovane atleta, ma può anche compromettere la sua passione.
Il costante monitoraggio delle prestazioni, le critiche e le aspettative irrealistiche possono portare a un’esperienza sportiva negativa, dove il piacere del gioco viene sostituito dal timore del fallimento.
Ed inoltre, quando un giovane atleta si sente costantemente giudicato per ogni colpo, la naturalezza del gioco scompare, lasciando spazio a tensione, ansia e frustrazione.
Questa pressione può portare a un fenomeno che potremmo chiamare: “paralisi da analisi”, in cui l’atleta diventa talmente ossessionato dal risultato che ogni movimento diventa rigido e poco spontaneo.
In altre parole, più si cerca di controllare ogni aspetto del gioco per garantire un buon risultato, più si perde la fluidità (naturalezza) necessaria per raggiungerlo.
La pressione di dover eseguire perfettamente ogni colpo può portare a frustrazione, perdita di fiducia e, infine, al fallimento.
Accade spesso che gli atleti si sentono sbagliati e in colpa verso i propri genitori. Spesso accade che si sentano un “peso” per i genitori che investono tempo e denaro.
Ma soprattutto, succede spesso che gli atleti non si sentano compresi e capiti nei loro bisogni.
Proprio in questi momenti, il genitore dovrebbe comprendere che la prestazione va ben oltre il campo e la tecnica!
5 tips per allenarsi come genitori di atleti promettenti
- Approcciati al golf consapevole del fatto che tuo figlio/ a non è una macchina perfetta. La crescita sportiva va di pari passo con la crescita personale e psicologica.
- Gestisci le tue aspettative. È naturale voler vedere il proprio figlio eccellere, ma è importante ricordare che il successo a lungo termine si basa su una crescita equilibrata. Evita di proiettare le tue ambizioni su di lui/lei e lascia che sia lui/lei a definire i suoi obiettivi.
- Non utilizzare con tuo figlio/a “minacce” di punizioni, perché vuoi che porti a casa un risultato. Cerca piuttosto di ascoltare tuo figlio quando la performance non è delle migliori per comprendere cosa non è andato.
- Evita di innescare sensi di colpa. Sei tu che scegli di supportarlo nelle sue scelte e non dovresti aspettarti nulla in cambio. Insegna loro che è fondamentale l’ impegno, la costanza e la disciplina per raggiungere i propri obiettivi nello sport come nella vita.
- Si un modello di comportamento positivo. Mostra loro come gestire le vittorie con umiltà e le sconfitte con dignità. Il vostro comportamento influenzerà il loro approccio al gioco e alla competizione.
Cosa dici, hai voglia di allenarti a diventare genitore di atleti di alto livello?