Concentrazione, precisione e sfida: un anno golfistico che segna il cuore

Il momento del bilancio arriva per tutti. 

Spesso si fa a fine stagione, ma nel calendario di ognuno di noi oggi, 31 dicembre, è volente o nolente momento di recap.

E allora ripercorriamo insieme questo anno che sta per chiudersi.

Mettiamoci di fronte allo specchio ed iniziamo il nostro racconto.

C’è qualcosa di unico nel golf, un’arte sottile che trasforma ogni colpo in un dialogo silenzioso con sé stessi. Non è solo uno sport, ma un viaggio intimo fatto di concentrazione, precisione e, soprattutto, sfida. 

E non parliamo solo delle sfide contro gli ostacoli del percorso o il vento capriccioso: quelle sono banali rispetto a quelle che si combattono dentro di noi, ogni giorno e ogni giro.

In questo anno che si chiude, il campo da golf è stato per molti un rifugio, una palestra mentale, un teatro di emozioni. 

Quante volte ci siamo ritrovati lì, con il ferro o il putt in mano, a osservare la pallina come se fosse la metafora di tutto ciò che vorremmo conquistare?

Il golf ha un potere straordinario: mette a nudo le nostre paure e insicurezze, ma ci offre anche la possibilità di superarci, centimetro dopo centimetro.

Ogni swing è un atto di fiducia. 

Non solo verso le proprie capacità, ma verso la vita. 

Perché il golf, come la vita, non è perfetto. 

Ci sono giorni in cui tutto sembra andare storto: il putt che sfiora la buca, il drive che finisce nell’acqua, il bunker che sembra un abisso. Ma è proprio in quei momenti che il golf ci insegna a non mollare, a respirare, a ricominciare.

E poi ci sono quei colpi perfetti. Quelli che non capitano per caso, ma per un’alchimia tra concentrazione, allenamento e cuore. Quei momenti in cui tutto si allinea e senti che il mondo è tuo, almeno per un istante. È lì che il golf diventa poesia, una danza silenziosa tra mente e corpo.

Ma quest’anno non è stato solo un percorso sportivo. È stato un viaggio emotivo, fatto di incontri che ci hanno cambiato. Le risate durante i tornei, le mani strette dopo una sfida finita, i consigli scambiati con chi ha condiviso con noi la passione per il green. 

Il golf ci unisce, ci ricorda che, anche quando sembra tutto buio, c’è sempre qualcuno con cui condividere il cammino.

E a chiudere il sipario di questo 2024, non possiamo che fermarci un attimo a riflettere su ciò che il golf ci ha insegnato: accettare gli errori, trovare la calma nel caos e credere sempre nella prossima buca.

Cari amici golfisti, vi auguro che il 2025 sia per noi un anno di nuove sfide, colpi audaci e traguardi da festeggiare. Perché, in fondo, non importa quante volte sbagliamo. L’importante è non smettere mai di giocare.

Buon anno a tutti i golfisti e agli amanti della vita.

#samanthabernardi

#golfpsychology


Related Posts
Total
0
Share