La lettura delle pendenze sul green è un fattore determinante da prendere in considerazione per imbucare, spesso però viene sottovalutata tra i giocatore amatoriali.
Ogni putt è influenzato dall’inclinazione del terreno che, a seconda della velocità del green, vincola la scelta del punto di mira verso la buca. Molti giocatori, più chi è alle prime armi, tendono a sottostimare l’entità della parabola che la palla deve fare sul green, limitando la loro concentrazione alla buca rispetto che al tratto che la pallina deve percorrere sul green, tralasciando informazioni importanti come: possibili cambi di pendenza, la velocità del green, la forza con cui si vuole giocare il putt e anche (in casi particolari) il senso dell’erba (Grain).
Metodi tradizionali di lettura
La maggior parte dei golfisti si affida al metodo tradizionale di lettura delle pendenze, “fidandosi dell’occhio”. Questo metodo consiste nel combinare una serie di informazioni apprese grazie all’analisi visiva del green.
E’ sempre consigliato, infatti, fare una “camminata” dalla palla alla buca, prestando attenzione alle caratteristiche del tratto che la palla dovrà percorrere sul green. Durante questo processo è necessario individuare: la presenza di salite o discese, pendenze laterali, cambiamenti di pendenza e la distanza a cui ci si trova.
Molti giocatori, però, trovano difficoltà a comprendere la pendenza laterale; in tal caso, è utile individuare dove si trova il punto più alto (o più basso) del green lungo la linea di tiro, trovando così il senso della pendenza
In alternativa al metodo tradizionale, oggi spicca l’AimPoint, una tecnica sistematica che permette di trasformare la percezione delle pendenze in informazioni misurabili e ripetibili, utilizzando i piedi come strumento per identificare l’inclinazione del terreno.
AimPoint: un sistema scientifico
L’AimPoint si è diffuso grazie al tour professionistico e alle trasmissioni televisive, è un metodo di green reading nato con l’obiettivo di ridurre al minimo le variabili date dalla vista, e si basa sulla fisica del piano inclinato.
Questo metodo si basa su tre passaggi principali:
- Percezione della pendenza: il giocatore valuta con i piedi l’inclinazione del terreno lungo la linea di tiro.
- Codifica con le dita: posizionando una o più dita davanti agli occhi, si stabilisce il punto esatto da mirare rispetto alla buca. Ad esempio, una pendenza generale del 2% individuata con i piedi può richiedere due dita per mirare verso il punto corretto.
- Mira e fiducia: una volta identificato il punto, il giocatore allinea il putt e si concentra esclusivamente sulla velocità, eliminando dubbi sulla linea.
Questa tecnica ha portato molti benefici a giocatori di medio-alto livello e professionisti, aiutandoli a comprendere meglio la natura del green. Tuttavia, essendo un metodo basato su leggi fisiche, è importante che vengano rispettati alcuni aspetti fondamentali:
– una “mappatura” precisa ed allenata del piede per individuare l’inclinazione del terreno
– una calibrazione corretta per ogni giocatore, affinché le dita del giocatore indichino precisamente il punto di mira corretto
– una calibrazione per ogni velocità di green, perché, a seconda della velocità del suolo, la parabola della pallina cambia a parità di inclinazione del terreno
– ottimo controllo della distanza, perché la velocità della pallina ne cambia la curvatura della traiettoria sul green
La lettura efficace delle pendenze è la chiave per trasformare il putting in un’arma vincente, a prescindere che si scelga un approccio istintivo o il metodo sistematico dell’AimPoint. Insieme ad una corretta tecnica, un buon controllo della forza e un corretto allineamento, un’ottima green reading ci permetterà di essere efficaci sul green e ridurre il numero di putt.