Oggi, in questo articolo, parleremo del nostro rendimento sul green.
Quante volte ci siamo detti “come putti male” oppure abbiamo pensato “oggi il putting è stato il mio punto forte”. Siamo certi, però, che sia davvero così?
Ma soprattutto la domanda è un’altra: cosa intendiamo per PUTTARE BENE?
Intendiamo avere una buona tecnica o imbucare? Se intendiamo la seconda, qual è il metro di misura per esserne soddisfatti? Da che distanza e con che ripetitività? Puttiamo bene se imbuchiamo spesso o se facciamo pochi 3 putt? E se parlassimo di REGOLARITA’?
Ci sono mille sfaccettature e tante variabili da prendere in considerazione per dare una valutazione al nostro rendimento medio sul green. Innanzitutto, mi soffermerei sul concetto di media, in quanto un giocatore può definirsi regolare sul green nel momento in cui non ha picchi di rendimento alti e bassi distanti dalla sua quotidianità, a prescindere dal livello.
Come ho detto nell’articolo precedente:
“il Putting è il settore del gioco più equo perché, a prescindere dal livello o dalle abilità fisiche, tutti hanno pari possibilità di migliorare e ottenere ottimi risultati”
Entrando nel cuore del discorso, cerchiamo di individuare quei fattori oggettivi da prendere in considerazione quando giochiamo: DISTANZA DALLA BUCA, DIFFICOLTA’ DEL PUTT (in termini di inclinazione), REGOLARITA’ DEL SUOLO E VELOCITA’ DEL GREEN. Questi 4 elementi influenzano, in maniera più o meno significativa in base al livello, il nostro rendimento.
Il Putting incide in grande percentuale sul nostro score, circa il 40% a tutti i livelli di gioco. Basti pensare che su un PAR 72, se facessimo due putt a buca sarebbero 36 colpi, il 50% del PAR del campo.
Sul PGA Tour la distanza da cui la media putt dei giocatori è 2.0, è 34 piedi (10,36 m), a prescindere dalla pendenza, dalla velocità e dalle imperfezioni del terreno.
Ricordiamo che i nostri green sono molto più lenti di quelli su cui giocano i Professionisti; dunque, sono più “semplici” per quanto riguarda la gestione della forza.
Facciamo un esempio: un giocatore di 17 hcp dovrebbe giocare 17 colpi sopra il par del campo per giocare il suo par netto (89 colpi lordo)
Secondo una statistica della Golf Research Associates, di questi 89 colpi in media 34 sono putt, di cui: il 20% sono 1 putt, il 65% sono 2 putt, il 13% sono 3 putt e il 2% sono 4+ putt.
Parlando di lunghezza, la distanza media da cui si realizzano 2 putt è 16 piedi (4,87 m); ciò significa che da una distanza superiore la probabilità di fare 3 putt è maggiore che farne 1.
Per valutare il proprio gioco, dunque, dovremmo rilevare da che distanza eseguiamo il primo putt e analizzare il risultato, sapendo che:
- se con il primo putt posizioneremo la palla ancora lontano dalla buca, abbiamo difficoltà nel controllo della forza
- se l’avvicinamento alla buca è riuscito e l’errore è sul secondo putt, il problema è verosimilmente di natura tecnica.
Una tecnica corretta è pertanto fondamentale per migliorare il nostro rendimento sul green, affinché il putting sia fonte di guadagno colpi. Tutto ciò ci permette di aver fiducia, consapevolezza e consistenza nel risultato.