Il golf è un gioco di squadra?

Silenzio. Concentrazione. 

Una pallina bianca su un fairway perfettamente tagliato.

Tutto intorno, il nulla.

Oppure no?

Perché dietro ogni colpo apparentemente solitario si nasconde una verità che pochi conoscono e ancora meno riescono ad allenare davvero: il golf è (anche) un gioco di squadra.

Non una squadra urlante. Non una squadra da spogliatoio.

Ma c’è una squadra invisibile, che in certi momenti diventa più potente di qualunque driver.

La squadra invisibile: un concetto da allenare

Chi ha vissuto davvero il campo, lo sa. 

Nessun atleta è solo quando gioca!

C’è un ecosistema intorno a ogni golfista: coach, caddie, genitori, fisioterapisi, preparatori atletici, psicologi dello sport, amici, compagni di club.

Tutti contribuiscono, direttamente o indirettamente, alla performance.

La psicologia sportiva ci dice che la percezione di supporto è una delle leve più potenti per la fiducia in sé, la resilienza e il benessere dell’atleta (Rees & Hardy, 2000).

E se non impari a riconoscerla, rischi di pensare che fallire significhi essere soli.

Ma non è assolutame così! Allenare la squadra invisibile significa costruire una mentalità relazionale.

Poi ci sono momenti o circostanze in cui il golf si fa squadra. Una squadra che potremmo definire visibile, in cui si genera un senso d’identità collettivo e la volontà di stabilire e raggiungere obiettivi comuni che, talvolta, prevalgono rispetto al conseguimento di obiettivi individuali.

Tu li/le conosci?

Gare a Coppie e Pro-Am

Nelle competizioni a coppie e nelle Pro-Am, in cui la composizione della squadra avviene per la singola giornata di gara. Si potrebbe osservare, già a questo livello, un fenomeno alquanto particolare. Spesso accade che i golfisti alla fine del giro di gara riferiscano minor tensione, ansia da prestazione e una miglior performance.

Perché accade questo?

Questo fenomeno può essere attribuito alla condivisione della responsabilità e del possibile errore, che contribuisce ad alleggerire il carico psicologico individuale tipico delle competizioni individuali.

Campionati a squadre

In Italia, i Campionati Nazionali a Squadre rappresentano uno degli eventi più intensi e formativi dell’anno.

Ogni circolo schiera i suoi migliori. Si gioca per il nome, per l’orgoglio, per la maglia. I format esaltano la collaborazione, la fiducia, la comunicazione silenziosa tra compagni.

Chi scende in campo lo sa: il suo colpo può salvare o affondare la squadra.

Non c’è margine per l’ego. Conta la strategia mentale collettiva: rimanere lucidi, supportarsi, crederci fino all’ultima buca.

Quest’ultimo aspetto ce lo insegna ancora meglio essere parte della Nazionale Italiana Golf, dove l’appartenenza a un gruppo coeso e rappresentativo favorisce l’attivazione di processi di supporto reciproco, coesione sociale e senso di identità condivisa. 

Dal punto di vista psicologico, la percezione di ‘giocare per la squadra’ può fungere da contenitore emotivo, contribuendo a modulare l’attivazione fisiologica legata allo stress e a promuovere una maggiore resilienza di fronte alla pressione agonistica.”

È necessario ricordare che in questi casi, il posto in squadra si conquista. Nessuno è “intoccabile”.

E la lezione è chiara:

Il talento ti apre la porta, ma è il lavoro duro e la disciplina che ti fa restare.

 

Squadra di College americano

Per molti giovani golfisti italiani, l’America è il sogno. Ma pochi sanno davvero cosa significa viverlo.

Ecco perché reputo importante iniziare a conoscerlo partendo dal significato di “essere squadra”.

Ogni settimana, i giocatori devono guadagnarsi il posto in squadra attraverso tornei interni, le cosiddette qualifiche.

Non basta aver vinto un torneo: bisogna performare costantemente, sotto pressione. 

La competizione è interna prima che esterna.

Solo chi ha costruito una base solida dentro e fuori il campo riesce a reggere i ritmi del college. Non servono solo muscoli e swing. Serve una mente pronta a stare in campo anche quando il posto non è garantito.

Quando queste parti giocano insieme, allora il golf non è più solo uno sport: diventa una metafora perfetta dell’equilibrio interiore.

Come scrive Loehr (2005), “la vera forza mentale nasce dall’alleanza tra emozione e intenzione”

C’è quindi un’ultima squadra, forse la più importante: quella dentro di te.

Nel golf, come nella vita, le tue componenti devono cooperare: il gesto tecnico, la mente razionale, il cuore emotivo, i valori in cui credi

In conclusione, ogni volta che scendi in campo, porti con te tantissime cose, forse non ne sei consapevole ma quel messaggio silenzioso farà sempre la differenza perché non sarai mai realmente solo!

Quindi sì, il golf può essere un gioco di squadra.

La domanda vera che ti devi fare ora è:

Che tipo di squadra stai costruendo dentro e intorno a te?

#samanthabernardi

#golfpsychology


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