Il “tee-off perfetto”: la musica nel riscaldamento pre-gara

Come essere pronti per il tee della buca 1?

È una domanda che frequentemente attanaglia numerosi golfisti, in quanto se da un lato la preparazione fisica e tecnica è cruciale, dall’altro gli aspetti psicologici giocano un ruolo altrettanto importante nel determinare la performance di un giocatore.

Come si effettua quindi un buon riscaldamento pre-gara? 

La risposta non è semplice, nè soprattutto univoca perché prende in considerazione differenti elementi, tra cui l’unicità e la personalità di ogni singolo atleta.

In questo articolo inizieremo ad approfondire un un elemento che spesso fa discutere sui campi da golf, ma che rappresenta un’area di crescente interesse scientifico.

Musica sì o musica no durante il riscaldamento?

Nei primi due decenni del 21° secolo, i progressi tecnologici nei dispositivi di ascolto personali hanno innescato un’esplosione nell’uso della musica da parte degli atleti. Di conseguenza, l’influenza della musica sulla psiche dell’atleta ha catturato l’interesse sia dei ricercatori che dei professionisti. 

La musica ha un impatto profondo sul cervello umano, stimolando la produzione di neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina, che sono associati al piacere e alla regolazione dell’umore. 

Studi neuroscientifici hanno dimostrato che l’ascolto della musica può ridurre i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e aumentare i livelli di endorfine, migliorando il benessere generale (Chanda & Levitin, 2013). La gestione dello stress e dell’ansia pre-gara è essenziale al fine di mantenere la concentrazione e la calma sotto pressione. 

Pates e collaboratori (2003) hanno rilevato che l’ascolto di musica motivazionale prima di una competizione può migliorare significativamente la fiducia in se stessi e ridurre l’ansia.

Inoltre, si è osservato che aiuta a contrastare parzialmente il calo delle prestazioni fisiche e cognitive indotto dalla perdita di sonno (Khemila et al., 2021), che purtroppo a causa di tensione e ansia può colpire gli atleti la/le notte/i che precedono la gara. 

Come scegliere la musica giusta?

La scelta dei brani dovrebbe essere individualizzata, poiché la risposta emotiva alla musica è soggettiva (Karageorghis et al., 2018).

Proprio per questo è importante personalizzare l’esperienza e la tua playlist sulla base di alcune aspetti chiave: 

. Il Tempo: opta per brani con un tempo tra i 120 e i 140 bpm.

. Il Genere: scegli musica che sia motivante e ti trasmettano good vibes.

. I Gusti personali: seleziona canzoni che apprezzi e che abbiano un forte impatto emotivo.

. Le Fasi del riscaldamento: crea una playlist di brani che siano adatti all’inizio (ritmo moderato), alla fase centrale (ritmo sostenuto per aumentare intensità e concentrazione) e alla conclusione del tuo warm-up (ritmo energizzante per caricarti alla sfida).

Come avrai capito nella tensione che precede una gara, la musica può diventare un’arma segreta per ottimizzare il riscaldamento e prepararsi al meglio alla sfida. 

Non solo un semplice sottofondo, ma un vero e proprio strumento per elevare le prestazioni e raggiungere il successo.

Cosa dici, vuoi scoprire se la musica si adatta al tuo tee-off perfetto?

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