C’è un momento in cui lo sport smette di essere solo competizione e diventa educazione alla vita. È il momento in cui le regole si trasformano in strumenti di crescita; in cui il rispetto dell’altro diventa l’essenza del gioco.
Da questa visione nasce “Lo sport abbraccia la legalità”, un progetto patrocinato dalla Federazione Italiana Golf (FIG) e presentato ieri alla Camera dei Deputati, e promosso dall’associazione Breaking the Silence, una realtà giovane impegnata nel contrasto e prevenzione della violenza in ogni sua forma.
Questo progetto parte dalla convinzione che lo sport non sia solo competizione o salute, ma un linguaggio universale capace di insegnare rispetto, giustizia e solidarietà.
Credendo fortemente nell’importanza e negli effetti che possono avere le nuove safeguaring policy, non volevamo che, come spesso accade, tutto si riducesse ad un mero adempimento burocratico.
Pertanto abbiamo costruito un piano di azione basato su tre elementi chiave: Educare, segnalare e supportare, rivolto a tutte se società sportive.
Che cosa abbiamo fatto nel concreto?
In quasi un anno abbiamo creato momenti di formazione multidisciplinare per circa 2000 tra bambini/ragazzi e altrettanti genitori, allenatori e dirigenti sportivi. Abbiamo parlato a 200 società sportive. Abbiamo supportato e gestito 20 segnalazioni, 3 delle quali sono poi state denunciate alle forze dell’ordine.
Dietro ogni numero, però, c’è una storia.
C’è una bambina che trova il coraggio di parlare.
C’è un allenatore che decide di non minimizzare.
C’è una società che sceglie di formarsi invece di stare ferma.
Sono piccoli cambiamenti, ma ognuno di loro è un passo verso una società che sceglie di vedere.
Sport e legalità: una palestra di consapevolezza
Parlare di legalità significa parlare di valori interiori, di rispetto, di consapevolezza e di responsabilità.
La legalità si allena con l’esempio e in questo, lo sport ha un ruolo unico. Focalizziamoci per un momento sul golf.
Nel golf, il rispetto non è una regola da seguire: è la condizione necessaria per poter giocare.
È il rispetto del campo, dell’avversario, dei tempi, del silenzio e persino dell’errore, proprio e altrui.
Ed è qui che emerge il contrasto più profondo con la logica della violenza, dove il rispetto scompare e l’altro smette di essere persona per diventare oggetto, corpo da annientare, nemico da dominare.
La violenza nasce dove manca la consapevolezza dell’altro come essere umano dotato di valore, dove il riconoscimento si trasforma in possesso.
Lo sport, invece, insegna che l’altro è necessario: non esiste competizione senza avversario, né vittoria senza confronto.
Nel golf, come nella vita, l’altro non è un ostacolo da eliminare, ma una presenza che dà senso alla nostra crescita.
Il progetto “Lo sport abbraccia la legalità” nasce dal desiderio di unire linguaggi e competenze.
Ed è proprio qui che nasce la forza del progetto: nella capacità di “fare rete”, di creare un sistema di prevenzione e tutela che vada oltre le parole e arrivi alle azioni quotidiane concrete e collettive.
All’interno del progetto, un ruolo fondamentale è dedicato al tema delle Safeguarding Policy, la politica di tutela, prevenzione e protezione delle persone, in particolare dei minori e delle categorie vulnerabili, all’interno del contesto sportivo.
Le Safeguarding Policy non è solo un documento o un insieme di linee guida:
è una visione sistemica e dinamica che garantisce che ogni ambiente sportivo sia sicuro, accogliente e rispettoso, dove nessuno debba temere discriminazioni, abusi o violenze, fisiche o psicologiche.
Significa garantire una formazione continua e multidisciplinare ad allenatori, dirigenti, genitori e atleti alla cultura della cura e della segnalazione responsabile.
Significa creare protocolli chiari e condivisi per “prevenire, riconoscere e intervenire” in situazioni di rischio.
Significa segnalare e denunciare violenze e abusi trasformando la paura in azione.
Concludendo vi dico che per me la legalità è come il golf: richiede concentrazione, rispetto e una costante revisione di sé. Non è solo un insieme di regole, ma una scelta quotidiana di coerenza e responsabilità.
“Lo sport abbraccia la legalità” è più di un progetto. È un movimento educativo e culturale che unisce sport, psicologia e istituzioni con un obiettivo condiviso: creare ambienti sportivi sicuri, inclusivi e orientati alla tutela della persona.
Perché il fair play non si allena solo in campo.
Si allena nella mente, nella comunità e nelle politiche di safeguarding che scelgono di mettere la persona, prima di tutto, al centro.
Se fai parte di una associazione sportiva e vorresti aderire anche tu al progetto “Lo Sport abbraccia la Legalità” scrivi a:
info@breakingthesilence.education
#samanthabernardi
#golfpsychology
#breakingthesilence