Ma Tiger Woods visualizza i colpi? Avrai letto, o ti avranno raccontato e spiegato, tutte le possibili tecniche per visualizzare il volo della palla, il colpo perfetto, la linea che traccerà la tua palla una volta che l’avrai colpita con il putt. Magari a volte hai mentito spudoratamente, dicendo che riuscivi a visualizzare il colpo, giusto per non sentirti a disagio davanti ai compagni o al tuo allenatore.
Beh, puoi assolutamente smettere di farlo, intendo di fingere. Tiger Woods non è mai riuscito a visualizzare il colpo, e nemmeno oggi lo fa. Ti lascio il link ad un app (imaginegolf.com). Iscrivendoti, troverai pochi minuti su questo specifico argomento, ma anche tantissimi altri spunti interessanti per il tuo golf.
Sfatato questo mito, possiamo iniziare a vedere quali sono le tecniche di visualizzazione, se effettivamente sono efficaci, e quali possibili alternative utilizzare (ti “spoilero” subito che Tiger usa il feeling, seguimi e ti racconto).
Come prima cosa, le tecniche di visualizzazione funzionano se sai esattamente cosa immaginare. Infatti, uno studio condotto nel 1999 dall’Università della California ha messo a confronto i risultati accademici di due gruppi di studenti:
- al primo gruppo era stato chiesto di visualizzare il superamento dei propri esami universitari con voti eccellenti (obiettivo);
- al secondo gruppo era stato invece chiesto di visualizzare la fase di studio e preparazione (processo).
Tutti gli studenti del secondo gruppo hanno superato brillantemente l’esame, mentre quelli del primo gruppo hanno ottenuto risultati inferiori.
Tra le motivazioni pare ci sia il fatto di vedersi già arrivati, che porta ad abbassare la motivazione, ma soprattutto il minore stress derivante dalla focalizzazione sul processo, senza pensare al risultato.
Visualizzare quindi te stesso mentre esegui il tuo miglior swing, potrebbe produrre risultati migliori rispetto alla visualizzazione del volo della palla desiderato.
Anche in questo caso la mente si allena. Tre passi per iniziare a lavorarci:
- Fissa il tuo obiettivo (ho detto che non devi visualizzarlo, ma devi comunque averne uno)
- Pensa alle azioni che vuoi fare per raggiungerlo; devono essere specifiche e vicine nel tempo
- Immagina te stesso mentre compi quelle azioni. Mentre immagini, senti: sensazioni, sentimenti, olfatto, rumori. Utilizza tutti i tuoi sensi, così che la visualizzazione sia il più vicino possibile all’esperienza reale.
Un’altra tecnica di visualizzazione che sortisce risultati positivi è l’imagery: con questa tecnica vieni guidato da una voce esterna, a vivere un’esperienza futura legata al tuo obiettivo. Anche in questo caso la tua attenzione verrà indirizzata alle emozioni, alle sensazioni, al vivere l’esperienza che ti porterà al raggiungimento del tuo obiettivo.
Come ti dicevo all’inizio, Tiger Woods non è mai riuscito a visualizzare il colpo; per lui è molto più importante “sentirlo” nelle mani e nel corpo.
Nel libro “The 1997 Masters: My Story” – by Tiger Woods, il racconto di un giovanissimo Tiger che, nel momento di difficoltà, trova la fiducia ascoltando le sensazioni del suo corpo. Ti lascio il link per rivivere la vittoria del Masters nel 1997.
Sentendosi finalmente libero, nonostante un brutto inizio, riesce non solo a vincere il suo primo Masters a 21 anni, diventando il giocatore più giovane ad indossare la giacca verde, ma battendo il secondo di 12 colpi, infligge il maggior distacco sul magico campo di Augusta, record ancora imbattuto.
Credo fermamente che la visualizzazione per essere efficace debba essere sicuramente sulle azioni che ti porteranno a raggiungere il tuo obiettivo, ma anche e soprattutto legata alle sensazioni.
E’ il tuo modo di sentire la fiducia, di sentirti libero dai pensieri che può portarti a raggiungere le vette più alte nelle tue performance. Perché sono i buoni colpi, uno dopo l’altro, che fanno un buono score.
There is a voice that doesn’t use words. Listen – Rumi
Ed è di questo istante, mentre sto scrivendo, la notizia che Tiger giocherà The Masters 2022. Se avessi l’occasione di fargli una domanda, gli chiederei se durante la riabilitazione riusciva a visualizzarsi in campo ad Augusta, tra le azalee fiorite di mille colori, giocando il suo miglior golf.