Nel mondo della psicologia dello sport, due concetti vengono spesso confusi ma possono fare la differenza tra un atleta che eccelle e uno che si blocca: prospettiva e aspettativa.
Sapresti definirle?
Entrambi influenzano la mente dell’atleta, ma lo fanno in modi molto diversi. Comprendere questa distinzione può essere la chiave per migliorare le prestazioni e affrontare le competizioni con maggiore lucidità.
Molti golfisti si presentano sul tee con un fardello invisibile sulle spalle: l’aspettativa.
“Devo chiudere sotto il par”;
“Non posso sbagliare il putt da un metro”.
Questo tipo di pensiero, per esempio, porta tensione, paura e rigidità nel movimento.
Il risultato?
Prestazioni bloccate, errori evitabili e, soprattutto, frustrazione.
Le Aspettative: Il Nemico della Fluidità
Le aspettative sono previsioni rigide su ciò che dovrebbe accadere. Sono spesso dettate da risultati passati, giudizi esterni o dalla propria autocritica. Un atleta che si dice “Devo vincere” o “Non posso sbagliare” sta creando un’aspettativa.
Il problema?
Le aspettative creano quel binario rigido che mette in gioco l’aspetto più personale dell’atleta: se riesco sono valgo, se fallisco sono incapace e non valgo niente.
Se le cose non vanno come previsto, il risultato viene vissuto come una delusione, portando a frustrazione, ansia e perdita di fiducia. Molti atleti finiscono per auto- sabotarsi perché il peso delle aspettative li porta a temere l’errore più che a concentrarsi sulla prestazione.
Secondo la Teoria delle Aspettative di Vroom (1964), le persone tendono a impegnarsi di più quando credono che il loro sforzo porterà a un risultato desiderato. Ma nel golf, dove ci sono infinite variabili fuori dal nostro controllo (vento, terreno, pressione del momento), legarsi a un’aspettativa fissa è un’arma a doppio taglio. Se il risultato atteso non si realizza, la delusione prende il sopravvento, creando un circolo vizioso basato sull’ insicurezza e l’inefficacia.
Pensa a quando sei sul green con un putt importante.
Se pensi: “Devo imbucarlo”, il tuo corpo si irrigidisce, la mano trema e la sensibilità sparisce.
E il putt?
Probabilmente sarà fuori ritmo e senza controllo.
La Prospettiva: Il Mindset dei Campioni
Al contrario, la prospettiva è il modo in cui interpreti ogni colpo e ogni situazione.
È una mentalità più aperta e flessibile, che permette di accettare gli imprevisti e di rimanere concentrati sul processo anziché sul risultato.
Prendiamo due nuotatori prima di una finale:
• Il primo pensa: “Devo fare il mio miglior tempo, altrimenti sarà un
fallimento” (aspettativa).
• Il secondo pensa: “Darò il massimo e vedrò cosa riesco a fare oggi”
(prospettiva).
Il primo rischia di essere bloccato dalla paura di non raggiungere il suo standard, mentre il secondo rimane aperto all’esperienza e alle opportunità.
I grandi campioni golfisti e non, sono diventati leggende perché non sbagliavano mai, ma perché avevano la capacità di lasciar andare il colpo precedente e affrontare il successivo con la giusta prospettiva.
Come Passare dall’Aspettativa alla Prospettiva nel Golf?
1. Sostituisci il “devo” con il “posso”
Invece di dire “Devo vincere”, prova a dire “Posso dare il massimo e vedere dove mi porta”. Questo riduce la pressione e permette di focalizzarsi sull’azione.
2. Focalizzati sul processo, non sul risultato
Gli atleti che si concentrano su quello che possono controllare (tecnica, respiro, ritmo) anziché sul risultato (vittoria o sconfitta) hanno prestazioni più costanti e meno stress.
3. Accetta l’incertezza come parte del gioco
Lo sport è imprevedibile. Abbracciare questa realtà aiuta a regolare le emozioni e a mantenere la corretta attivazione nei momenti di difficoltà.
4. Rendi più coerente il tuo racconto
Modifica il tuo racconto negativo come “Se sbaglio è finita” con “Ogni errore è un’opportunità per migliorare”.
Conclusione
Nel mondo dello sport (e non solo), le aspettative sono trappole che limitano la performance, mentre una buona prospettiva permette di affrontare le sfide con equilibrio e apertura mentale. Passare dall’aspettativa alla prospettiva non è solo un cambiamento di pensiero, ma un vero e proprio allenamento mentale.
E proprio come ogni altra abilità, può essere sviluppata con costanza. La prossima volta che ti trovi sotto pressione, chiediti:
“Sto guardando questa gara con aspettative rigide o con una prospettiva aperta?”
La risposta potrebbe fare la differenza tra il successo e la frustrazione.
Cosa dici, ci proviamo?