Quanto devi allenarti per avere successo? Non c’è un limite, non c’è nessuno che ti può consigliare quante ore allenarti o quanto tempo dedicare allo studio o al lavoro. Ci sei tu, con le tue 24 ore, che sono le stesse che hanno tutti a disposizione e che puoi sfruttare al meglio oppure no.
Come mai allora alcune persone arrivano al successo ed altre no? Si tratta di fortuna? Di Talento? O semplicemente sfruttano meglio il loro tempo?
Sfruttare al meglio il proprio tempo vuol dire lavorare sul proprio potenziale, non accontentarsi, darsi degli obiettivi sfidanti, anche in allenamento, e persistere finché non li si è raggiunti, perché non è solo una questione di ore passate al golf, sul campo da tennis o da basket; ciò che fa la differenza è l’atteggiamento mentale con cui stai sul campo.
Se ad esempio hai in programma due ore di preparazione con il tuo allenatore, al termine potrebbe essere che non sei riuscito a fare esattamente tutto quello che era richiesto. Magari il maestro ti ha cambiato qualcosa nello swing e, a fine lezione, non hai ancora consolidato questa novità tecnica. Restare a praticare finché senti di aver acquisito questa nuova abilità può essere un modo per migliorare la tua grinta, la tua determinazione.
La stessa cosa vale sul lavoro e nello studio. Se ti è stato affidato un compito da portare a termine, non accontentarti di farlo al minimo delle tue capacità, ma cerca di farlo al meglio, di ottenere, se possibile, qualcosa in più rispetto a quanto richiesto.
Questo atteggiamento è ciò che ti serve per arrivare all’eccellenza.
Non si tratta solo di qualità e di quantità del tuo allenamento o del tuo lavoro, ma di affrontare le cose con un atteggiamento mentale di crescita, rivolto al miglioramento, cercando di utilizzare anche la creatività, dote riconosciuta a tutte le persone di successo.
Per lavorare sulla creatività occorre mettersi di fronte ad un problema e immaginarsi non solo le alternative già percorse da altri per risolverlo al meglio, ma tentare strade alternative dove nessuno si è ancora avventurato. E’ qui che avviene la crescita, negli errori, nei momenti in cui sei in difficoltà e devi trovare una soluzione.
Mi viene in mente l’ultima giornata di The Open, quando Cameron Smith ha sfruttato tutta la sua immaginazione per giocare un putt dove forse nessuno avrebbe mai nemmeno osato pensarlo.
Se lo puoi immaginare, lo puoi fare – Walt Disney