Hai mai sentito dire: “Devo mettere da parte le mie emozioni”, “Pensa positivo e andrà tutto bene”? Se sì, sappi che ti hanno ingannato.
Nello sport, così come nella vita, le emozioni non sono un ostacolo da eliminare, ma una risorsa da comprendere e utilizzare a tuo favore. Eppure, troppi atleti – dai dilettanti ai professionisti – cadono nella trappola del “pensiero forte”, convinti che basti schiacciare la paura, reprimere la rabbia o ignorare la tensione per dare il massimo in gara.
Il problema? Funziona solo per poco… e poi esplode tutto.
Le emozioni non si controllano, si ascoltano
Immagina di avere una palla sott’acqua. Puoi tenerla giù con tutta la forza che vuoi, ma prima o poi ti scapperà di mano e schizzerà fuori all’improvviso, destabilizzandoti.
Le emozioni funzionano allo stesso modo: se le reprimi, non spariscono… si accumulano. E quando meno te lo aspetti, prendono il sopravvento, facendoti perdere lucidità, concentrazione e consapevolezza del tuo corpo.
Ti è mai capitato di:
✔️ Entrare in campo carico, ma sentire la tensione bloccarti?
✔️ Provare a pensare positivo, ma sentire che dentro di te qualcosa non quadra?
✔️ Cercare di ignorare la rabbia pensando di farcela… e poi crollare al primo errore?
Se la risposta è sì, è perché le emozioni non si “gestiscono” con la forza della mente, ma con la consapevolezza, attraverso l’alfabetizzazione emotiva che ti da la possibilità di conoscere, nominare e regolare ogni tuo stato emotivo.
Proprio per questo, ti svelo che il segreto dei campioni è accogliere le emozioni, non combatterle!
Gli atleti di alto livello non cercano di “eliminare” le emozioni. Al contrario, le riconoscono, le accettano e le trasformano in alleate.
Quando senti la paura, il nervosismo o la rabbia, il vero gioco non è reprimerli, ma chiederti cosa ti stanno comunicando, perché ogni emozione racchiude in sé un messaggio.
•La paura? Ti avvisa che c’è qualcosa di importante in ballo.
•La rabbia? Ti segnala che vuoi di più.
•L’ansia? È solo energia in cerca di direzione.
Il trucco sta nel saper stare con le emozioni, senza farsi travolgere né evitarle.
Se vuoi davvero trasformare le emozioni in una risorsa per la tua performance, il primo passo è smettere di combatterle e iniziare ad ascoltarle.
Ora la domanda è: vuoi provare a swingare le emozioni?
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