The Open. Come Francesco Molinari è entrato nella storia del golf.

The Open. Come Francesco Molinari è entrato nella storia del golf. Torniamo un attimo indietro. E’ il 2018, e nel mondo tutto sta funzionando in maniera regolare: niente Covid, niente restrizioni di pubblico in campo, niente controlli continui per i giocatori.

Il Chicco nazionale sta giocando un buon golf quest’anno. Impossibile non notare che c’è qualcosa di diverso nell’aria, nel suo sguardo, nella sua postura Per i tecnici del golf, sicuramente è cambiato qualcosa anche nel suo swing; quello che da Inner Game® Facilitator posso notare è il ritmo del suo swing. Armonioso, fluido, senza scatti.

Siamo sul green della 18, Fran, come lo chiama “lui”, imbuca il birdie e conquista The Open Championship in quel campo impossibile che è Carnoustie! La gioia è talmente prepotente da provocare un pianto. E’ la prima volta, a mia memoria, che Francesco da libera espressione a tutte le sue emozioni. Il passo, mentre cammina per ricevere la Coppa più importante della sua vita, è fiero e deciso. Il resto è Storia.

Qual era il segreto di questo cambiamento? Certo, un team di professionisti dello swing e del putt di altissimo livello. Ma senza l’atteggiamento mentale ottimale, forse tutto questo non sarebbe stato possibile.

Parliamo di “lui”, il top Performance Coach Dave Alred, con il quale Chicco è uscito dalla sua confort zone e si è messo in discussione, sul campo e nella vita.

Dave Alred e Francesco Molinari – Open d’Italia 2019

Probabilmente – dice Francesco – c’era un anello mancante tra giocare bene e fare buoni score. Dave ha colmato quel vuoto e non lo ringrazierò mai abbastanza.

Molinari racconterà nei giorni successivi, come Dave lo stia allenando in modo diverso; ogni colpo conta, nessuno è giocato invano; in sessione di pratica, lo mette in difficoltà e gli rende il lavoro duro, perché così potrà performare al meglio sotto pressione.

Cosa significa esattamente uscire dalla confort zone? Significa sperimentare, esplorare tutte le diverse alternative al proprio modo di giocare un determinato colpo, al proprio modo di pensare. Significa avere il coraggio di riscrivere la propria storia, consentirsi di provare emozioni, imparare a riconoscerle, farle venire in superficie e poi lasciarle andare.

Sfidarsi mettendosi in difficoltà, provando a fare qualcosa di straordinario, restare su un drill finché non si riesce a raggiungere il risultato, aumentando la propria forza di volontà, la determinazione, l’attenzione. Ma ciò che più conta, è fare tutto questo con gioia, con divertimento ed entusiasmo. 

Alla base, come in tutti i metodi di coaching, c’è l’Inner Game®. Il triangolo in figura mostra come  le 3 componenti necessarie al raggiungimento di un obiettivo siano interdipendenti. Ogni lato rappresenta un fattore fondamentale rispetto all’obiettivo. Performance (risultato), Learning (apprendimento) and Enjoyment (divertimento).

Triangolo PLE – The Inner Game Institute®

Nella maggior parte dei casi la performance è la dimensione più significativa, se non l’unico obiettivo.

Tuttavia, quando vengono ignorati o l’apprendimento o il divertimento, è molto probabile che aumentino la noia e lo stress e di conseguenza i risultati ne risentiranno.

E’ noto che se vuoi diventare eccellente in qualcosa, devi praticare. Se vuoi diventare preciso nel colpo al green, dovrai praticare allenandoti nella distanza entro i 90 metri. Allo stesso modo si allena l’attitudine mentale.

Puoi allenarti ad essere il migliore nel lamentarti di ciò che non ti piace, ciò che non va, e diventerai bravissimo in questo. Oppure puoi allenarti per essere umile e restare sempre uno “studente” in campo e nella vita, imparare a vedere sempre l’opportunità dietro a qualsiasi sfida, a qualsiasi difficoltà, e diventare eccellente in questo. Scegli attentamente cosa praticare. Non ti sto dicendo di praticare questo o quello. La scelta è tua. Se non sai cosa imparare, impara cosa vuoi imparare, esplora, e scoprilo. Impara dalle tue esperienze. Tim Gallwey

Tra pochi giorni inizierà The Open 2021. Il mio augurio è che tutti i giocatori italiani riescano ad affrontare il torneo con gli occhi curiosi di bambino, far emergere la creatività, caratteristica tipica del nostro Popolo, e si godano questo evento meraviglioso, grati di esserci e di avere la possibilità di entrare nella storia!


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