Scozia, un soggiorno nella Storia

Terra di gemme nascoste, la Scozia è rinomata in tutto il mondo per la tradizione millenaria nella produzione di distillati (dallo Scotch al Sidro), per il connubio di popolazioni celtiche e britanniche che hanno convissuto per secoli, per il loro forte patriottismo e per la cultura sportiva.

Avete capito bene, cultura sportiva.

Proprio qui, secoli addietro, infatti, sono nati il curling e il golf. Il primo, inventato durante un gelido inverno di metà 1500. Il secondo, invece, durante una piacevole giornata estiva di inizio ‘400.

Da quel momento, la Scozia è diventata il Sacro Graal del golf.

Qui si è scritta la Storia, quella con la S maiuscola. I più antichi tornei al mondo vengono tutt’ora giocati in questa terra di confine, tra Inghilterra e Oceano Atlantico.

Questo mese vi portiamo alla scoperta di un golf club sui generis, nascosto tra la riserva naturale di Aberlady Bay, il pittoresco villaggio di Aberlady e le brulicanti acque del Firth of Forth.

Giocare al Kilspindie Golf Club significa respirare la pura, genuina e incontaminata Scozia.
Tra uno scorcio su Edimburgo, i gabbiani che si librano nel vento alla ricerca di cibo e le foche che si riscaldano sulle spiagge, vi sembrerà di essere tornati indietro nel tempo.

Cosa ci attira alle porte della capitale per giocare? La totale incontaminatezza del percorso. È, e rimane, fedele al disegno di più di un secolo fa. Valore che, di per sé, vale da solo il viaggio.

Kilspindie Golf Club

Quando il Club fu fondato (al tempo, nel 1867, si chiamava Luffness Golf Club), era il 35esimo circolo registrato nel mondo.

Il percorso, allora, si trovava sul lato opposto del Peffer Burn, su un terreno che ora fa parte della Aberlady Bay Local Natural Reserve.

Dopo circa 27 anni, George Hope, l’allora proprietario terriero, aveva l’ambizione di creare un nuovo campo da golf leggermente più vicino al villaggio di Gullane, che non incontrò l’approvazione di coloro che provenivano da Aberlady. Alla fine, però, il club si divise in due: una metà rimase a giocare sul nuovo campo, il Luffness New Golf Club (1894), mentre i restanti membri accettarono l’offerta di un proprietario vicino, il conte di Wemyss e March, di costruire un campo da golf sul terreno confinante con la Craigielaw Farm. Era opportuno rinominare il Club.

Nacque così Kilspindie. Era il 1899.

157 anni di tradizione e reputazione fondati su accoglienza e calore. Nonostante sia un’istituzione, in Club House si respira un’aria distesa e ospitale.
Attenzione però, qui i cellulari sono vietati. Non si possono utilizzare né all’interno né in campo se non per urgenze.

Il links, par 69, è stato progettato da Willie Park Jr. e Ben Sayers.
Il bello è tutto all’inizio. Il primo scoglio arriva subito alla 2, nonostante sia l’unico par 5. Quasi sempre controvento, diventa quasi un par 6 o 7 se non si è abituati a giocare la palla bassa.
Passato il par 5, la 3 è l’hcp 1, par 4 di 384 yards con out a destra e due pot bunker a difendere il green.

I locali che compongono la struttura sono rimasti tali e quali ad un secolo fa. Gli armadietti e la zona bar sono fermi ai primi anni del ‘900.
L’Honors Board sopra il caminetto mostra le fotografie dei passati capitani di Kilspindie, tra cui si individua AJ Balfour, primo ministro del Regno Unito dal 1902 al 1905 e catapulta il “visitor” a tempi lontani.
Il consiglio? Farsi servire un tipico pranzo scozzese nella locker room e attingere dall’ottima offerta di “spirits” che ha il bancone bar, tra gin, scotch e vini da tutto il mondo.

Naturalmente, per motivi di spazi, negli anni sono stati aggiunti diverse altre aree come la cucina, gli spogliatoi per le donne, il Pro Shop ed altri locali dedicati ad uffici.

Scozia, natura e cultura a confronto

Una delle mete più ricercate su google negli ultimi anni, la Scozia sta vivendo una vera e propria età d’oro del turismo.

Leggermente fuori dagli itinerari “di massa”, questo Stato viene preso in considerazione sia dagli amanti della natura selvaggia sia dagli amanti della storia e dell’architettura.

Perchè? In un unico viaggio si possono coniugare i paesaggi spettacolari delle Highlands alle vie della Old Town di Edimburgo, seconda città più visitata del Regno Unito.

Gite fuori porta

  • Loch Lomond, lago più grande dell’intera Gran Bretagna, inserito nello splendido Trossachs National Park, è un capolavoro di bellezza. Le sue acque placide, i percorsi intorno ad esso e la vegetazione tipica delle Highlands vi avvolgeranno. Consigliata l’aggiunta della visita alla cittadina di Stirling, località famosa per il castello e per la battaglia combattuta dal leggendario William Wallace, eroe nazionale.
  • Il Fife, regione subito a nord di Edimburgo, è l’anima scozzese. Unisce borghi di pescatori affacciati sul “ruvido” Mare del Nord e un entroterra di colline composto da piccoli villaggi, laghetti e pittoresche strade che vale la pena anche solo percorrere in macchina. Consigliata la visita del tratto che si estende tra le cittadine di Elie e Crail per i suoi paesaggi e le diverse occasioni di mangiare locale.
  • Arrivare al castello di Dunnottar è leggermente più lungo ma vale la pena. Meno conosciuto ma spettacolare, è situato in prossimità del paese di Stonehaven. A picco sul mare, è perfetto per un alba sulle acque fredde su cui sorge.

Edimburgo

  • A volte definito il giardino segreto della Scozia, il Dr Neil’s Garden è un piccolo angolo di paradiso. All’interno si trova la Thomson’s Tower, costruita nel 1825 per conservare le pietre della Duddingston Curling Society.
  • La Edinburgh Gin Distillery produce una deliziosa gamma di gin e liquori. Situata a Rutland Place, all’estremità occidentale di Princes Street, è l’ideale per chi volesse approfondire la nascita e la realizzazione di questo distillato che qui in Scozia regna sovrano insieme al Whisky.
  • Old Town, Castello di Edimburgo e Cattedrale di St Giles. Gli esempi migliori di architettura tipica scozzese. Un vero e proprio tuffo nel cuore di questa popolazione, così patriottica e così unita. Tante le possibilità di mangiare piatti tipici nella Old Town, come l’Haggis (insaccato tradizionale), la Cullen Skink (zuppa a base di pesce eglefino), Black Pudding, Scottish Eggs (uova avvolte da carne di maiale tritata).

 

Per ulteriori informazioni visita il sito iviaggidiseve.com 


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