Credi nella LIV o nel DP, credi nella PGA, o nell’ELGA? In cosa credi per l’innovazione golfistica?!
Sono forse troppe le sigle e le religioni che allontanano dal senso, dallo spirito del golf per come lo intendiamo, quello spirito intraprendente alla base di ogni evoluzione.
Credi ancora al golf? Forse sì. Parlo a me stesso ora, ma in un modo diverso, un po’ più intimo.
Più dai al campo e più ricevi, credo in questo.
Senza nulla togliere al simbolo che rappresentano le associazioni antiche, più andiamo avanti in questo pazzo mondo e più comprendo alcune prospettive: c’è chi ha soldi e idee, e chi ha solo (e non troppo pure) convinzioni. Il golf italiano ha troppe convinzioni forse, rispetto ai soldi e alle idee in pancia.
Da che pulpito, direte.
Ma nel golf italiano il concetto è brutalmente economico.
E mentre c’è chi si attacca alle sigle, il mondo del golf nel mondo si evolve a una velocità pazzesca investendo nelle culture: creando mercati, e opportunità.
Non fraintendetemi: è sempre bello il simbolo. Ma il golf si deve evolvere veloce (nel bene e nel male) creando alternative innovative e nuove soluzioni.
E, come in ogni cambiamento, anche di swing, serve tempo, per capirne l’effettivo beneficio. E soprattutto è difficile capire il perché di alcuni cambiamenti, anche quelli non condivisi: coraggiosi gli arabi in questo.
DP, ma che dici?
Ok, ok, è già flappa ma…
#CiCrediDavvero?
Ma sì dai, ma solo se urli forte e scegli un’altra bandiera.