Negli ultimi anni in Italia si è acceso il dibattito sulle “lungaggini” del golf e sulla necessità di maggior dinamismo e velocità dello sport. Il tutto volto anche a far conoscere e apprezzare il gioco al grande pubblico. E mentre nello Stivale discutiamo tra le 18 o le 12 buche, c’è chi è andato oltre e ha già sperimentato diversi format creativi e di successo. Un esempio spettacolare di format golfistico? The Hero Challenge.
Accendiamo i fuochi (letteralmente) e scopriamolo!
Cos’è il The Hero Challenge?
Come avrete già capito dal nome il The Hero Challenge è un format golfistico (o meglio un insieme di format) unico nel genere ed è sponsorizzato da Hero MotoCorp Ltd, la più grande casa motociclistica del mondo, con sede principale in Nouva Dheli, India.
Sapete chi è uno dei Brand Ambassador della Società? Un certo Tiger Woods…
La Società investe molto nel golf (e nello sport in generale) ed è sponsor di grandi Eventi dell’Asian, European e PGA Tour.
Ma la vera innovazione è nel loro one-hole knockout contest, introdotto sullo European Tour già nel 2016: si tratta di una sorta di nearest to the pin “spettacolarizzato” ad apertura dei Tornei “tradizionali”, in cui un field di 8 tra i giocatori più forti del mondo si sfida ad eliminazione diretta.
I giocatori (microfonati) partono da una piattaforma con tappetino e devono avvicinarsi a un bersaglio posto a circa 100 metri. Fin qui tutto normale,direte, se non fosse per l’atmosfera…
Boom!
Sentite il rumore?
il The Hero Challenge è musica, fiamme, tifoseria da stadio e tanto, tanto divertimento.
Gli amanti del golf classico si metteranno forse le mani nei capelli (e le dita nelle orecchie) ma rimarranno comunque affascinati dall’idea.
La cosa ancora più bella di questo evento è che è possibile organizzarlo in location suggestive e “cittadine”. Eventi si sono tenuti a Edimburgo, Liverpool e Londra, e sono un ottimo modo per far conoscere lo sport a nuove (e giovani) audience.
Dal grande successo di questo evento stanno nascendo tante altre varianti “one-hole” dove, ad esempio, i giocatori a ogni colpo tirato devono “eliminare” il bastone utilizzato, fino a esaurimento sacca: chi centra più volte il green vince. Oppure un’altra variante prevede 50 tentativi per fare una hole in one, o il fatto di giocare una buca “a tempo”.
Il golf sta diventando sempre più “cool” insomma: ringraziamo i nostri “Hero” indiani e speriamo di trovare presto questi format anche nel golf dilettantistico italiano; io mi sto già divertendo al solo pensiero.