Le cose complesse, viste da fuori, sono belle e sembrano “facili”, come alcuni swing: come potrebbe sembrare la nomina di Galvin Green (azienda di abbigliamento golfistico svedese) quale marchio leader per sostenibilità e innovazione. Qua parliamo di “Green” in maniera leggera.
Che ironica news! Il suo marketing sportivo ha chiesto infatti a più di 2.200 golfisti opinioni sulle preoccupazioni ambientali nello sport.
Cosa ne esce fuori?!
Ne esce fuori che Galvin Green è considerato il marchio di abbigliamento più innovativo, nonché il più quotato in termini di sostenibilità.
Dall’indagine cosa esce fuori altresì?! Che tre golfisti su quattro vedono la sostenibilità nel golf come una questione chiave e che la stragrande maggioranza di essi crede che sia importante che i prodotti siano sostenibili. La maggior parte delle risposte urlano alla durabilità e longevità quali fattori chiave di ogni prodotto.
Che vuoi?! Più Green!
Galvin Green attribuisce importanza alla longevità della sua gamma, utilizzando tessuti eco-compatibili e tecniche di marketing innovative.
“Abbiamo iniziato a parlare di sostenibilità più di un decennio fa e abbiamo sempre avuto l’idea di produrre abbigliamento da golf di alta qualità che duri più a lungo di altri”
ha affermato Sofia Ask Klason, product manager di Galvin Green.
“Questa prospettiva ha portato automaticamente alla nostra introduzione di prodotti più sostenibili nelle nostre gamme che sono altamente durevoli. Abbiamo scoperto che i consumatori sono disposti a pagare per capi che durano più a lungo, purché funzionino bene, cosa che i nostri fanno sempre”.
I risultati del sondaggio sono stati estremamente positivi per Galvin Green.
Più di un terzo (36%) ha dichiarato che avrebbe preso in considerazione l’acquisto di abbigliamento Galvin Green in futuro, con la metà degli intervistati disposta a spendere fino al 50% in più per un marchio sostenibile.
Bla bla Green! O no?
È stata notata anche una forte presenza tra i giocatori professionisti, con Galvin Green considerato il terzo marchio leader tra i giocatori d’élite del Tour e il secondo in termini di stile.
“Questi risultati forniscono un’enorme motivazione a tutti in Galvin Green”,
ha affermato l’amministratore delegato Nicholai Stein.
“Dimostrano che la sostenibilità è una vera preoccupazione per i golfisti nel Regno Unito e i nostri sforzi per produrre capi più duraturi che limitino l’impatto ecologico non passano inosservati.
“La durata dei nostri prodotti è sempre qualcosa di cui siamo orgogliosi.”
Ma torniamo al punto Green:
Nell’ultimo anno Galvin Green ha vinto il premio “Sustainability in Sport” agli Sports Technology Awards 2021 per i suoi maglioni DWIGHT con mezza zip realizzati con tessuto derivato da bottiglie di plastica riciclate e diventando un partner leader per l’innovazione con la GEO Foundation for Sustainable Golf – una partnership progettata per aiutare ad accelerare il progresso della sostenibilità nel e attraverso il golf.
“Galvin Green ha dimostrato una grande leadership nel settore dell’abbigliamento da golf per diversi anni con una serie di importanti innovazioni di prodotti sostenibili e una spinta a spingere i confini con una mentalità sostenibile”
ha affermato Jonathan Smith, fondatore e direttore esecutivo della GEO Foundation per il Golf Sostenibile.
Da questo
Passiamo a questo, dai.
“L’attenzione del marchio su tecnologie rivoluzionarie, tessuti all’avanguardia e creazione di prodotti che durano a partire da materiali certificati lungo tutta la catena di approvvigionamento costituisce un esempio per l’intero settore su come innovare in modo responsabile e sostenibile”.
E dopo tutte queste considerazioni?!
Capiamo che rendere le cose belle e semplici è un lavoro complesso. Capiamo che ci sono aziende che ci credono e che riescono a farlo. E realizziamo che anche noi dovremmo scegliere di sostenerle per farle crescere, provarci quantomeno.
Forse ad oggi, come uomini o golfisti, non siamo del tutto pronti ad accettare questo genere di cose, per questo ci nascondiamo, ma la strada è segnata.
Non é semplice pensare davvero “green” ma dobbiamo continuare a provarci: perché per chi non crede nel futuro è già flappa, ed è nuovamente uno swing di plastica.