Avete avuto un’idea legata al golf e necessità di finanziarla? Ad esempio una pallina radiocomandata? O un ferro automatico, o un putter “auto-puttante”? Ottimo! Perché oggi tantissime idee, più o meno brillanti e bizzarre, possono essere finanziate grazie a uno strumento sempre più diffuso: il crowdfunding. Proviamo a vedere brevemente cos’è e tiriamo fuori le idee nel golf!
Ready? Connect!
Cos’è il crowdfunding e cosa c’entra con il golf?
Partiamo anzitutto dal termine: la parola composta deriva dall’incrocio dell’inglese “crowd”, folla, e “funding”, finanziamento, indicando la pratica di “trovare fondi attraverso la folla”.
Si tratta di una modalità di micro-finanziamento in cui è possibile investire liberamente, ispirati dal progetto e dall’idea proposta. Il tutto avvalendosi della tecnologia e di piattaforme web.
Chissà perché sempre questo web?!
I siti web di crowdfunding sono uno strumento che semplifica il contatto tra gli investitori e i creatori. In Italia e nel mondo sono già tantissime le piattaforme che permettono di realizzare progetti grazie a questo metodo di condivisione delle risorse.
Qui in elenco alcuni esempi di piattaforme di crowdfunding
- Kickstarter: app con community molto attiva;
- Indiegogo: seconda solo a kickstarter per popolarità;
- DeRev: la piattaforma tutta italiana;
- MamaCrowd: per diventare soci di aziende e start-up;
- Eppela: con grandi aziende e brand internazionali;
- Patreon: per creativi e start-up;
- Crowdfundme: ideale anche per operazioni real-estate;
Ma come funzionano le piattaforme?
Tutte loro hanno un funzionamento identico alla base:
- Un ideatore crea un progetto;
- lo pubblica sulla piattaforma condividendolo con gli investitori;
- questi ultimi, vedendone il potenziale, decidono di investire una somma di denaro (anche minima) al fine di vedere il progetto realizzarsi.
- Sta solo a voi scegliere se diventare ideatori o investitori.
Sì, ok. Facciamolo, ma il ritorno?
Se avrete scelto di fare i creatori vi troverete con il capitale necessario per renderlo realtà.
Dal lato dell’investitore, invece, il ritorno può essere vario: in termini di equity (quote di capitale), ritorno della somma investita con interessi, oppure in forma di pre-ordine sul prodotto/servizio. E, perché no, si potrà anche scegliere di sostenere il progetto in forma di donazione libera.
Per questo ha grande potenzialità il crowdfunding per lo sviluppo del golf.
Questi strumenti sono un facilitatore pratico, flessibile e trasparente, che aiuta il privato (golfista-archimede) ma anche le aziende, gli enti e le organizzazioni, a trovare investitori di qualsiasi taglio e dimensione per prodotti o servizi in fase di start-up, o per sostenere cause già esistenti e associazioni no-profit.
Avete un’associazione benefica legata al golf?
La raccolta fondi potrete pubblicarla come progetto di “golf crowdfunding”. A raggiungimento della quota stabilita ringrazierete i sostenitori con gadget, inviti a gare e chi più ne ha più ne metta, in maniera trasparente e con alto coinvolgimento.
Tantissimi e variegati sono i progetti già esistenti nel settore golfistico: dai videogiochi all’abbigliamento, gadget, attrezzature tecnologiche e nuovi sistemi di mobilità, come il “golfboard“, una sorta di skateboard per i campi da golf finanziato sulla piattaforma Kickstarter, che sta raccogliendo molto interesse (e capitali…)
L’avete già intravisto il potenziale, vero?!
Prima di “surfare” su queste piattaforme, occorre precisare che, quando si investe, non si è esenti da rischi; chi fosse curioso e volesse approfondire il tema troverà sul web un’ampia letteratura a riguardo. Prima di investire (dentro o fuori dal golf) conviene informarsi attentamente e, nei progetti più complessi, farsi affiancare da consulenti specializzati sul tema.
Ciò premesso, siete pronti a rispolverare dai cassetti (e condividere) i vostri progetti golfistici e le idee più pazze? Io avevo pensato a un campo da golf senza bunker, senza ostacoli d’acqua, un po’ di musica in Club House, magari in città, aperto 24h…