La eco-checklist energetica del golf

Siamo tutti stanchi di disperdere energie in swing poco efficienti, vero?! E come lo siamo noi lo sono anche i Golf Club che, come ogni altra attività umana, hanno sempre più necessità di essere supportati nella loro spinta all’efficientamento energetico e al rispetto dell’ambiente. Per questo GreenClub, società di consulenza ambientale specializzata, sta aiutando i circoli a ridurre la propria impronta carbonica pubblicando una eco-checklist energetica del golf in dieci punti.

Come funziona la eco-checklist energetica di GreenClub?

La checklist disposta da GreenClub è semplice quanto di facile applicazione e copre tutte le parti della vita quotidiana di un golf; le misure non solo promuovono un futuro più verde ma possono anche avvantaggiare i “locals”.

L’amministratore delegato di GreenClub, Liam Greasley, ha dichiarato:

“L’elenco che abbiamo predisposto, e che stiamo chiedendo di seguire, non dovrebbe essere visto come un sostituto all’impegno in una strategia di lungo termine: si tratta di un punto di inizio del percorso verso la neutralità carbonica.

Il problema delle emissioni è molto reale – non è solo un esercizio – e l’industria del golf e del tempo libero devono iniziare a prenderne atto.”

Un punto di partenza quindi, ma da qualche parte bisognerà pur partire…

Ecco quindi la eco-checklist energetica del golf:

  1. Spegnere le luci e passare a lampadine a LED.
  2. Spegnere gli elettrodomestici in “standby”. Quando si sostituiscono i vecchi elettrodomestici, cercare quelli più efficienti dal punto di vista energetico. 
  3. Verificare che i termostati dei frigoriferi e dei congelatori siano nella posizione più efficiente; sbrinarli regolarmente per mantenerne l’efficienza. 
  4. Abbassare il riscaldamento: anche solo un grado fa la differenza.
  5. Minimizzare lo spreco d’acqua montando dei regolatori di flusso su rubinetti, docce e servizi igienici in modo che l’acqua non possa essere lasciata scorrere indiscriminatamente.
  6. Controllare l’isolamento delle strutture e ridurre la dispersione termica chiudendo le porte.
  7. Utilizzare un contatore intelligente per monitorare il consumo di energia.
  8. Incoraggiare e incentivare i membri e i visitatori del Club a condividere l’auto o ad andare in bicicletta al campo.
  9. Utilizzare fornitori locali dei prodotti di cui si ha bisogno per il proprio Club.
  10. Ridurre la plastica monouso e usare tee da golf in legno o in bamboo, o riciclati.

Sembra facile e forse banale, ma se tutti i Club riuscissero a inserire nel proprio “DNA” di gestione questo breve elenco,potrebbero iniziare a fare la differenza.

E i più audaci potrebbero anche trovare nella consulenza di GreenClub la possibilità di generare da sé la propria energia “green” utilizzando opzioni di energia rinnovabile. In alcuni casi l’energia in eccesso può anche essere venduta localmente…

Che dire?! Partiamo da questo breve elenco tanto semplice quanto necessario e, per chi vorrà fare uno sforzo in più, lasciamo anche un link: greenclub.energy.


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