Treallasecondaperdueallaterza fa sempre 72, ma per DeChambeau all’Augusta National fa 68!
Ma prima la telefonata di Jordan Spieth.
Spieth vincente al Valero Texas Open, in astinenza di vittorie da oltre 1300 giorni, era un azzardo? Domenica il ragazzo sente la pressione e mi chiama «Sono molto agitato, quest’anno è la quarta volta che sono in testa dopo 54 buche e le prime tre volte non è andata come speravo, non vorrei deluderti», senza esitazioni rispondo «Jordan, fammi fare bella figura». Così è stato!
OUT, Week 13, Results
1Spieth torna a vincere (-18) al Valero Texas Open in modo sfavillante ed esibendo un gioco corto da clinic. Le sue difficoltà dal tee degli ultimi anni non si sono viste e Jordan ha scherzato con il field: ha illuso Charley Hoffman (-16) e ha bocciato Matt Wallace (-14), che ancora una volta non sembra pronto per una vittoria sul PGA. Jordan è il quinto giocatore, dagli anni ’80, a conseguire 12 vittorie sul tour (3 Major) prima dei 28 anni, con un digiuno di quasi 4 anni per altro. Gli altri? Tiger, Phil, Rory e Justin (Thomas), bella Louisiana a 5.
2Jordan è stato invincibile, come gli capitava spesso in passato. La svolta è arrivata dal tee dove ha registrato una driving accurancy (fairway presi) del 71,43% contro un 50,16% in stagione (206° sul Tour). La media di ieri lo collocherebbe al 6° posto di questa particolare categoria. Quando si dice mettere apposto il drive. Ma è da tee a green che Jordan ha annichilito il field, il campo, e chi elabora statistiche. Ha guadagnato in questo parametro 12,89 colpi rispetto a tutti gli altri giocatori e questo è record personale per Spieth. Ma il segreto è che ha vinto con freddezza e grazie al caddie.
3La freddezza di Spieth si è vista domenica sera tra la buca 11 e la buca 14 quando ha imbucato quattro putt rispettivamente di 2.36 m, 4.06 m, 2.40 m, e 2.59 m, due birdie e due par in quel parziale. Che puttasse bene non è un segreto ma provateci voi, domani tutti in campo pratica con i green di vetro (si accettano solo prove video, stimpmeter compreso)!
4Il caddie è Michael Greller, insegnante di matematica alle superiori, nel 2011 decide di portare la sacca al giovane giocatore uscito dall’University of Texas, quasi per scommessa. Una scommessa vinta direi: 12 tornei di cui 3 major, dicevamo, ma soprattutto il rispetto del giocatore che in quattro giorni ha seguito i consigli di Greller, sempre, anche alla 18 quando con il legno già in mano si è fatto convincere a tirare il ferro 8: par e vittoria. Bravo Michael e Bravo Jordan… Michael Jordan, altro idolo!
5La seconda edizione dell’Augusta National Women’s Amateur è stata vinta da Tsubasa Kajitani, diciassettenne giapponese, al playoff contro Emilia Migliaccio, statunitense di chiare origini italiane. Le italiane, qui le statistiche, ci hanno reso orgogliosi con il 25° posto di Caterina Don e il 27° di Emilie Alba Paltrinieri; brave anche Benedetta Moresco, Alessia Nobilio e Anna Zanusso, che purtroppo non hanno passato il taglio. See you next year!
IN, Week 14, Preview
5La stagione 2020-21 del PGA sarà ricordata per essere stata quella dei due Masters. Il primo disputato in novembre e vinto da Dustin Johnson con -20, record per il torneo, e il secondo che giovedì sarà aperto da Jack Nicklaus, Gary Player e dalla new entry Lee Elder nella consueta Cerimonial first tee shots. Oggi è solo lunedì e l’attesa cresce inesorabile.
4Cosa farà Dustin Johnson? Dustin è stato eliminato a sorpresa nel WGC Match Play da Kevin Na, si è cancellato dal Valero Texas Open e si è ritirato a meditare in vista del Masters. Credo stia cercando di capire come vincere, per il secondo anno consecutivo, la Green Jacket come hanno fatto solo Nicklaus (1965-66), Faldo (1989-90) e Tiger (2001-20). Per tutti è il favorito numero 1!
3Spiace per Dustin Johnson ma i favoriti del Masters di solito non lo vincono e gli ultimi anni sono lì a dimostrarlo. Dopo aver visto il menù proposto dal campione in carica per la cena di gala, credo che anche i giocatori sperino vinca qualcun altro, magari Chicco che nel 2022 potrebbe spiegare in Georgia come si mangia in Italia. L’unico favorito che vinceva era Tiger… beh Tiger è un capitolo a parte ed è sempre tra i favoriti. Ma Tiger non c’è!
2Per Spieth, fresco vincitore al Valero Texas Open, ripetersi sarà difficilissimo, nonostante il campo di Augusta sia perfetto per il suo gioco, ma l’ultimo a vincere il Masters, avendo trionfato la settimana precedente, è stato Phil Mickelson nel 2006, quando si impose nel BellSouth Classic. I tempi sono cambiati e Jordan l’exploit l’ha già fatto al Valero. Ma c’è un però… Jordan ha la media score più bassa di chiunque abbia mai giocato almeno 20 giri al Masters, 70.46 colpi, qualcosa vorrà pur dire. Jordan sempre nel cuore.
1In prospettiva Ryder tifiamo Europa. Si potrebbe impazzire per Westwood che non ha mai vinto un major, il ritorno di Rory oppure la consacrazione di Mol…[beeeeeeep]…nari, con doverosa censura scaramantica. Ma qualcosa mi dice che la telefonata questa volta la farà Bryson. DeChambeau è l’unico ad aver vinto 2 volte quest’anno, è 1° in Fedex, 1° nella media score, 1° per kilometraggio e velocità, 1° per numero di satelliti lanciati in orbita… Vince se non sparpaglia dal tee e se non si lascia approcci che non è in grado di fare. Vince perché, come dice lui, l’Augusta National è un par 68.
“Fuori tema”!
Il fuori tema di questa settimana è un “regalo” di Caterina Don. Ecco i green dell’Augusta National con le indicazioni della nostra campionessa. Notare addizioni e sottrazioni in colonna, ADORO!