Benvenuti in Emilia, benvenuti al Croara Country Club.
Terra di confine così dolce e così accogliente da lasciare a bocca aperta.
Il golf, situato tra i monti liguri e la pianura padana, più precisamente sul corso del fiume Trebbia in provincia di Piacenza, è perfettamente incastonato in una zona collinare che risente positivamente del clima temperato della Liguria e dove il fiume ha modellato in maniera decisiva la geografia e la fisionomia del percorso. Un angolo di verde incastonato tra Emilia, Piemonte, Lombardia e Liguria così rigoglioso da poter essere invidiato da molti circoli.
Un campo curioso, variegato e divertente. Prima sede dell’Open d’Italia Femminile nel 1987, Il Croara Country Club nasce come un 9 buche nel 1976 ma viene presto ampliato e portato alla conformazione odierna di 18 buche par 72 su progetto dell’architetto Croze.
Data la sua posizione, tra le anse del fiume e le montagne dell’Appennino ligure, ogni colpo dovrà essere ben studiato e soprattutto ben eseguito! I fairway, delimitati da splendidi filari di querce, pioppi e castagni sono molto stretti e ci sarà poco spazio per gli errori.
Ma cosa sarebbe il golf se giocassimo sempre in campi alla nostra portata? Molto probabilmente non miglioreremmo mai e ci perderemmo panorami stupendi e luoghi magnifici. Non è proprio questo il bello del golf? Ogni campo è una storia a sé e da lì si ricomincia.
Ma anche se foste particolarmente abbattuti per il giro, Croara saprà come venirvi incontro. La terrazza, affacciata direttamente sul percorso, i 4 campi da tennis e la piscina renderanno il tutto più lieve e meno frustrante.
Ma il Croara Country Club è famoso anche perchè il suo territorio affonda le radici nella storia più di qualsiasi altro circolo. Qui, lungo il corso della Trebbia, il 18 dicembre del 218 a.C. si scontrarono le legioni romane del console Tiberio Sempronio Longo e quelle cartaginesi di Annibale in quella che fu la seconda guerra punica.
Ma cosa scoprire nei dintorni del Croara Country Club?
Il famoso “Trebbiashire”, questo angolo di Emilia Romagna, regala moltissime perle. La Valle della Trebbia, che si snoda tra canyon e meandri in un continuo variare di paesaggi, è stata pure definita da Ernest Hemingway come “la valle più bella del mondo”… sarà un caso?
Decidere di trascorrere qui le vacanze significa fuggire lontani dal turismo di massa e lasciarsi cullare dal lento progredire della vita di campagna con i suoi ritmi e i suoi rituali: le sagre di paese, l’aperitivo al caffè della piazza, il gioco delle bocce in calde serate di giugno ed il rumore lontano dei trattori che nelle lunghe giornate estive lavorano fino al tramonto.
Tutto quello che non serve qui è la fretta. Potete lasciarla a casa e staccare definitivamente. Qui tra golf, equitazione, canoa, rafting, mountain bike e tennis le attività culturali potrebbero passare in secondo piano ma se si approfondisce bene questo luogo così profondamente naturale si potranno scoprire perle davvero magnifiche.
- I castelli di Rivalta e di Agazzano sono sicuramente due luoghi da visitare nei dintorni del Golf. Eredità di famiglie nobili, il primo ospita al suo interno un museo del Costume Militare mentre all’esterno si può visitare il Borgo di Rivalta, antico borgo medievale dove si respira ancora l’atmosfera di quegli anni. Il secondo, Il castello di Agazzano rappresenta una felice sintesi tra l’austerità dell’architettura difensiva medievale e l’eleganza della dimora signorile del Rinascimento. Antica proprietà (secolo XIII) degli Scotti, è arredato con mobili d’epoca e custodisce al suo interno eleganti decorazioni pittoriche e preziosi affreschi.
- Il Bobbio Film Festival, manifestazione cinematografica che si svolge a Bobbio, paese a due passi dal golf, è diventato l’appuntamento principale della Val Trebbia. In agosto trasforma il caratteristico centro in un set cinematografico con attori, registi, produttori, giornalisti e tantissimo pubblico per dibattiti proiezioni e presentazioni di nuovi film.
- Abbazia di San Colombano a Bobbio, santo patrono del borgo e venerato dagli irlandesi, fu uno dei principali centri monastici europei del medioevo.
Ma i colli piacentini sono celebri, tra le altre cose, anche per il mondo dell’enogastronomia. Di fatto, i prodotti emiliani non hanno bisogno di presentazione ma bensì semplicemente di un approfondimento. Non è così?
Le cantine nei pressi del Croara Country Club dove degustare vini locali e i migliori ristoranti dove assaggiare i prodotti tipici emiliani:
- Cantina Il Poggiarello: situata in posizione panoramica con vista sulla valle e tra i vigneti produce ottimi vini tra cui il Gutturnio e l’Ortrugo, tipici della zona e frutto di una ricerca storica sui vitigni autoctoni.
- Cantina Le Torricelle: all’interno del castello dei Principi Gonzaga nel comune di Agazzano si produce una Barbera ed un rosso fermo di grande qualità.
Se parliamo di gastronomia, invece, apriti cielo. Solamente sulla storia degli antipasti e dei primi si potrebbero scrivere interi trattati. Terra fortunata l’Emilia!
I salumi piacentini sono forse il piatto forte tra coppa, salame e pancetta accompagnati dalla “bortellina” ( una specie di crepes fatta di acqua sale farina ) e sono il tipico antipasto a cui si accompagna anche una giardiniera classica.
I primi, invece, annoverano tra le loro fila i pisarei e fagioli, gli anolini in brodo e i maccheroni alla bobbiese con funghi tirati a mano. Ma dove mangiarli?
- Il Cappon Magro: la tradizione genovese si fonde con la cucina piacentina. Dalla cucina esce un perfetto mix delle due culture che a Bobbio convivono da sempre.
Via Mazzini 33/2, Bobbio (PC), tel: 0523 182 00 74 - Antica Locanda del Falco: nel bellissimo castello di Rivalta, un ristorante di alto livello con un’ampia cantina.
Castello di Rivalta, 4 Gazzola (PC), tel: 0523 1820269 - Il Castellaccio: a conduzione familiare, in ambiente elegante e raffinato, vi stupirà per la qualità dei suoi prodotti.
Località Marchesi di Travo, Rivergaro (PC), tel: 0523 957333