Justin Rose fuori dai playoffs ma dentro l’Open d’Italia?

Se Justin Rose fosse un esperto di finanza saprebbe cos’è la mitigazione del rischio e, soprattutto, saprebbe come gestirla.

Justin Rose

Capirebbe, cioè, che nella situazione in cui vivacchia, quella del rischio totale di non riuscire a staccare un biglietto per la prossima Ryder Cup di fine settembre, esiste comunque un’ultima possibilità che gli concederebbe uno spiraglio per il volo verso Whistling Straits.

Quella possibilità si chiama Open d’Italia.

Lontano dai top 9 europei  già qualificati per la Ryder e fuori dai playoffs americani di FedEx per un solo punto (439 quelli dell’inglese, 440 quelli necessari per essere tra i 125 giocatori invitati al Norther Trust), da questa settimana in avanti Justin Rose non ha altre chance di raggranellare qualche puntarello in chiave Ryder se non traslocando al di qua dell’Oceano per venire a giocare due o tre appuntamenti dell’European Tour.

L’Omega European Masters a Crans, il DS Automobiles Italian Open al Marco Simone e il BMW Pga Championship di Wenthworth sono i soli tre tornei rimasti a disposizione del campione inglese per provare a schiacciare sull’acceleratore e convincere il capitano Harrington a selezionarlo per il team europeo.

Ora: a meno di accordi già confezionati con il boss della squadra del Vecchio Continente, questa dell’Europa pare essere l’unica strada percorribile da Rose verso Whistling Straits. E, al netto del dispiacere che si prova per un campione che resta fuori dai playoffs per un solo, magro punticino, a noi italiani è comunque una strada che piace assai: la possibilità di vedere da vicino al Marco Simone l’ex U.S. Open champion è un’occasione che tutti noi apprezzeremmo.

In verità, ci piacerebbe ancor di più se ad accompagnare Giustino in Europa (e in Italia) ci fosse anche il suo connazionale Tommy Fleetwood, anch’egli rimasto tagliato fuori dalle finali statunitensi e anch’egli alla ricerca della forma perduta. Potrebbero entrambi ritrovarsi al Marco Simone insieme a Francesco Molinari e con lui regalare uno spettacolo mozzafiato agli aficionados azzurri.

Speriamo.


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