Guido Migliozzi va alle Bermuda, passa il taglio ma il vento contrario lo ferma sul più bello.
Per Migliozzi una lezione utile, come utile è stato assistere alla vittoria di Herbert che gli sta dietro nella Race to Dubai.
E’ stata una settimana anomala. Si è giocato solo sul PGA Tour ma stiamo per entrare nel Grand Final del Challenge Tour, con un Manassero riposato, carico e alla ricerca del podio.
Migliozzi vola in Messico per il World Wide Technology Championship; Guido farai fortuna in America ma ricordati che si’ nato in Italy!
OUT, Week 43, Results
1 Lucas Herbert, 20 gare sul PGA Tour, ha vinto il Butterfield Bermuda Championship giocato al Port Royal Golf Course alle Bermuda (70, 65, 69, 69 -15). Siamo alle solite. Ecco l’ennesimo giocatore dell’European Tour che conquista la carta biennale per l’Eden golfistico americano: sponsor, premi elevati, aerei privati e bye bye Europa. Il prossimo sarà il nostro Migliozzi? Lucas è un vincente e vincere è il modo più complicato per affermarsi in America, ne sanno qualcosa i nostri amateur sparsi nelle università americane.
2 Herbert ha superato di una lunghezza Danny Lee e il redivivo Patrick Reed, la cui polmonite verrà ricordata solo per avergli impedito di vincere la Ryder Cup. Lucas è un vincente: ha giocato 68 gare in Europa con 2 vittorie: l’Omega Dubay Desert Classic (2020) e il Dubay Duty Free Irish Open (2021), ci dobbiamo aspettare il tris al DP World Tour Championship che si gioca sempre nella capitale degli Emirati Arabi Uniti? avrei altre speranze!
3 La storia di Herbert è semplice e lineare. Dopo l’apprendistato di altissimo livello sull’European Tour, Lucas ha accumulato un numero sufficiente di punti nei tornei sanctioned dal PGA Tour che gli hanno permesso di partecipare alle finali del Korn Ferry Tour. Alle finali per entrare nel magico mondo PGA l’unico risultato valido è un top 5. Lucas ha registrato 4 birdie nelle sue ultime 6 buche, ha scritto 66 sullo score e si è classificato 4°. Semplice e lineare. [L’allievo Migliozzi segue con grande interesse e partecipa attivamente, voto 9]
4 Guido Migliozzi, appunto. Migliozzi è partito per le Bermuda con lo zainetto zeppo di buone intenzioni e per 3 giorni ci ha fatto sognare. Guido ha terminato la sua prova 57° (72, 65, 69, 77 -1) tradito dal vento (raffiche di 40 miglia orarie) nel 4° giro dove ha registrato purtroppo 7 bogey, di cui 5 nelle ultime 7 buche. Poco male, tutta esperienza. Guido venerdì aveva raggiunto la 17a posizione e sabato aveva chiuso 22°. Gli è stata fatale la citata domenica con un anomalo giro in 77. Un brutto parziale che nasconde però grandi speranze per il futuro. E comunque Migliozzi ha approfittato del soggiorno nell’arcipelago per pianificare il suo sbarco sul PGA. Intanto lo seguiamo in Messico!
5 Nella settimana in cui European Tour e Challenge Tour sono fermi, con l’Alps Tour ormai in archivio, come faccio a ignorare il golf dilettantistico italiano? Faccio un’eccezione, lo sanno tutti che questa è la mia vera passione… Questa settimana si è giocato il XIV Trofeo Castelconturbia (54 buche), un appuntamento fisso di fine stagione dove si concentrano i più forti giocatori italiani. La vittoria in campo femminile è andata a Elisa Galli (Monticello)(72, 70, 75 +1), bravissima, ma è in campo maschile che si è accesa la spia “Alert!”. Flavio Michetti (Marco Simone)(65, 69, 67 -15) si è lasciato a 14 colpi il 2° classificato (“Matti” Parrini -1). Fantasmagorico, era impossibile non parlarne!
IN, Week 44, Preview
5Il PGA Tour trasvola l’Atlantico e atterra in Messico per il World Wide Technology Championship a Mayakoba. Si gioca sull’El Camaleón Golf Course, un par 71 disegnato da Greg Norman che si sviluppa sulla Mayan Riviera prima come giungla tropicale, poi con viste mozzafiato sull’Oceano e infine tra le mangrovie. Se giochi male puoi goderti il paesaggio… Siamo vicini a Cancun, golf, sabbia bianca, acque blu elettrico e birra a volontà. Bermuda, Cancun… anch’io voglio giocare sul PGA!
4L’anno scorso Victor Hovland non si è fatto distrarre dalle spiagge di Mayakoba e ha vinto il suo secondo titolo sul PGA con uno score di -20 e 1 colpo di vantaggio su Wise. Per Victor 4 giri in 60 e qualcosa (67, 69, 63, 65) e primo posto per numero di birdie e green in regulation: ecco un’indicazione utile per quest’anno. Hovland proverà a difendere il titolo, ma sarà durissima. Nel field troviamo 11 giocatori dell’ultima Ryder: tra questi Thomas, Koepka, Finau, Scheffler, ma il mio interesse va oltre. Avrò attenzioni solo per Francesco Molinari e Guido Migliozzi (l’americano) che colorano di verde bianco e rosso la settimana del PGA e non è la bandiera messicana ma il nostro tricolore! Forza Italia!
3Dopo una settimana di pausa l’European Tour fa rotta per il Portogallo, ultima tappa europea prima del definitivo trasloco a Dubai. Il Dom Pedro Victoria Golf Course ospita questa settimana il Portugal Masters. Mancano due tappe prima della finale del DP World Tour Championship dove scenderanno in campo i primi 50 della Race to Dubai, pronti a duellare per il montepremi di 9 milioni di dollari. Assente Migliozzi che abbiamo visto essere a Mayakoba per costruirsi il 2022, la compagine italiana sarà composta da Paratore, Bertasio, Edoardo Molinari, Gagli e Laporta. Laporta (51°) e Molinari (67°) puntano a entrare nella top 50 , mentre Bertasio (111°) e Paratore (124°) hanno l’obiettivo top 110. Gagli va in Portogallo per ritrovare il bel gioco e un risultato da podio. In bocca al lupo ragazzi.
2Il Challenge Tour giunge all’epilogo dopo 7 giorni di riposo. I migliori 45 giocatori dell’anno si sono dati appuntamento al T-Golf & Country Club di Mallorca per il Grand Final supported by The R&A e per fare la storia del Tour minore. Bjørn, Stenson e Fleetwood hanno vinto in passato la Classifica del Challenge ma anche Michele Reale (1997), Edoardo Molinari (2009), Pavan (2013) e Laporta (2019) ci sono riusciti. Bravi! Quest’anno il privilegio è riservato ai primi 12 della classifica con i favori del pronostico per Tarrio, Gouveia, Helligkilde, Brun e Garcia-Heredia, per gli altri 7 servono vittoria e combinazioni molto fortunate.
1Il field del Grand Final supported by The R&A vede al via anche il nostro Matteo Manassero, 44° nella Road to Mallorca. Per Manny, 4 vittorie sull’European Tour e una marea di record di precocità frantumati, si tratta della prima grande occasione dopo parecchio tempo: crediamoci. La delusione arriva da Lorenzo Scalise, qualificato fino all’ultimo evento e ora 46° della RtM ed escluso. Lorenzo era 32° a luglio ma una serie di risultati negativi l’hanno retrocesso fino alla posizione in cui nessuno vorrebbe essere. Manassero può sognare la promozione sull’European Tour. Bland passò dal 45° al 10° nel 2001, Busby dal 45° al 16° (2012), McLeary dal 33° al 15° (2013), Lando Casanova dal 38° al 13° (2014). Una vittoria di Manny (72.000 punti) o un T2 con 2 giocatori (37.500 punti) vorrebbero dire European Tour. Un 3° posto in solitaria dovrebbe ancora andare bene. Oltre serve il miracolo!
“Fuori tema” dedicato a Migliozzi e ai ragazzi italiani
Guido Migliozzi va in America a giocare a golf, ci pensate? Chi l’ha visto vincere da bambino, prima alla Montecchia e poi in giro per l’Italia ha gli occhi lucidi dall’emozione. Ci sono altri Migliozzi in giro per l’Italia, lasciamoli crescere senza pressioni e sereni. Potranno essere occhi lucidi per tutti!
“Fuori tema” dedicato all’anatra di Lucas Herbert
Lucas Herbert porta sul cappellino una spilla a forma di anatra in ricordo del suo amico e connazionale Jarrod Lyle mancato nel 2018: per me ha già vinto ogni volta che scende in campo.
“Fuori tema” dedicato alla barba di Giobbe
Il caddie di Herbert, Nick Pugh, è stato un ottimo giocatore nella preparazione e nella strategia di gara, ma non era bravo a colpire la palla. Pugh sapeva di avere le caratteristiche perfette per fare il caddie: nessuna presunzione di gioco ma tattica e lettura del gioco sopraffine. Poi si è fatto crescere la barba e da allora è diventato il nostro idolo: barber shop free!
[ph The Caddie Network]