Focus esterno o interno. Quale è meglio quando giochi a golf?

Focus esterno o interno? Quale è meglio quando giochi a golf?  Ti stai addressando e mentre guardi la buca pensi al bunker sulla sinistra, piuttosto che all’acqua o al fuori limite, e i tuoi occhi vengono attratti da questi elementi.

Continui a prendere posizione e cerchi di concentrare il tuo sguardo su un punto specifico del fairway, ma nella testa hai ancora l’immagine precedente.

Prendi un respiro, esegui il tuo migliore swing, e immancabilmente la palla finisce in ostacolo.

Eppure, ti dici, avevo proprio pensato che non dovevo andare in quella direzione.

Come mai alla fine ci sei andato?

Ti ho raccontato dell’importanza dei frame: più li evochi più li rafforzi. Siano essi positivi o negativi. Potrebbe essere un buon inizio non dedicare attenzione agli ostacoli, quanto piuttosto concentrare tutte le tue energie sul punto dove vuoi che la palla vada. Ma questo non è tutto. 

I nostri occhi hanno dei poteri meravigliosi. Se pensi a quante indicazioni ci danno durante una normale giornata, ti accorgi che davvero svolgono moltissime funzioni.

Certo, non sono l’unico senso che ci viene in aiuto, ma sicuramente in alcuni frangenti sono fondamentali. O almeno a noi pare così.

Immagina di prendere in mano un bicchiere appoggiato sul tavolo senza poterlo guardare. Cosa ti manca? Sicuramente la distanza, l’altezza, ma ancora prima l’esistenza stessa del bicchiere.

Finché non vediamo una cosa, non esiste.

Sarà capitato anche a te di aver visto il punto esatto dove è caduta la tua palla, di averla cercata e ricercata, e alla fine l’hai trovata in un punto dove eri già passato molte volte. Questa volta, a differenza delle altre, i tuoi occhi l’hanno vista.

Una volta che hai visto un oggetto, raccoglierlo sarà semplicissimo: tutto il tuo corpo andrà nella direzione del tuo sguardo. Non ti sarà necessario prendere misure, accertarti della distanza effettiva della palla dalla tua mano per raccoglierla.

E ti sfido a provare a raccoglierla con gli occhi chiusi. L’impresa, una volta vista, potrebbe essere più semplice del previsto.

Questo principio è vero sempre. Seguimi: sei in campo pratica e stai praticando il tuo swing dandoti come sempre un sacco di indicazioni su cosa sia meglio fare, mettendo la tua attenzione all’interno, quindi sul tuo corpo, sul gomito, la spalla, i fianchi, la gamba.

Beh si sa, noi golfisti siamo sempre alla ricerca della perfezione.

Devo darti una una cattiva notizia. Questo modo di praticare non è affatto efficace per il tuo corpo. La ricerca ha dimostrato che si ottiene una migliore precisione nello sport quando il focus è  all’esterno.

In particolare, nel caso in cui la tua attenzione sia rivolta all’interno, vengono utilizzati molti più muscoli di quelli necessari per effettuare il gesto atletico. Viceversa, avere un focus esterno, puntare il proprio sguardo su qualcosa che sia rilevante rispetto a ciò che stai facendo, libera il corpo da qualsiasi costrizione, dandogli la possibilità di adattarsi al meglio per ottenere il risultato migliore.

Come è possibile allora che chiudendo gli occhi la precisione aumenti ulteriormente? In questo caso entriamo nel campo tra le tue orecchie. Chiudendo gli occhi, aumenterai la propriocezionecioè la consapevolezza della posizione delle parti del tuo corpo nello spazio e l’entità dello sforzo che impieghi nel movimento.

Se vuoi inizierai ad allenare la tua abilità di andare verso l’obiettivo con tutto il tuo corpo, inizia a praticare ad occhi chiusi. E come sempre, se lo fai, funziona. 


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