Arrivano le feste! Silenzio.

Arrivano le feste! Silenzio. Si, hai letto bene, silenzio. Come tutti gli anni le settimane che precedono il Natale sono caratterizzate da cene di auguri, momenti conviviali vari, ai quali non sei disposto a rinunciare. O meglio, a volte ci hai pensato che non era proprio la sera giusta per andare a cena. Ma come dire di no proprio a quegli amici? E così, una volta saliti sulla giostra, diventa complicato scendere.

Quello che ti voglio proporre, è un modo diverso per affrontare questo periodo, per evitare di sprecare energie e soprattutto per riuscire a ricaricarti, dando importanza a ciò che davvero conta per te.

Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato. I ricchi comprano rumore. L’animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rivela solo a chi lo cerca – Charlie Chaplin 

Praticare il silenzio significa cercare degli spazi, dei momenti, in cui spegnere il telefono, chiudere la televisione e il computer, abbassare la luce e sottrarsi ai mille stimoli a cui sei sottoposto costantemente, per prenderti una pausa.

Come e quando puoi praticare il silenzio?

In qualsiasi momento della giornata, quando ti accorgi che la tua mente è sovraffollata di idee e pensieri, tra impegni, telefonate da fare e mail da mandare, fermati.

Siediti rivolto verso un muro bianco, dove non ci sia nulla. Taci. Inizia ad ascoltare il tuo silenzio. Perchè forse non te ne sei mai accorto, ma il silenzio parla. E più lo ascolti, più impari ad apprezzarlo. 

Di seguito alcuni degli effetti positivi scientificamente dimostrati:

  • Migliora la concentrazione e aumenta il focus
  • Abbassa il livello di cortisolo (ormone dello stress)
  • Calma la mente facendoti tornare nel “qui ed ora”
  • Stimola la crescita di nuove cellule nell’ippocampo (area del cervello deputata alla memoria e alle emozioni)
  • Aumenta la consapevolezza di sé

Nella pratica dell’Inner Game® il silenzio lo ritrovi nello strumento dello S.T.O.P. – acronimo di Step back, Think, Organize, Procede. Quanto può durare uno S.T.O.P.? Il tempo necessario. A volte pochi secondi, il tempo di decidere se rispondere alla telefonata in entrata proprio in quel preciso istante, oppure rimandare ad un momento più opportuno, altre volte qualche minuto, appunto per riordinare le idee e capire come procedere.

Ci sono S.T.O.P. che possono durare settimane, mesi. Tutto dipende da te, da quanto tempo ti serve per poter capire la situazione in cui ti trovi, organizzarti e decidere in che direzione ripartire.

Il silenzio può essere utilizzato anche con gli altri. Nel senso che non sempre quando qualcuno si confronta con te ha necessariamente bisogno di un consiglio, di una risposta, o di un giudizio.

Molte volte la cosa migliore che puoi restituirgli come feed-back è un momento di silenzio, per non aggiungere nulla; perché è togliendo che si crea spazio per riflettere, per capire cosa è importante e cosa non lo è, per prendere consapevolezza di sé e dei propri sentimenti e imparare ad accettarli.

Ti lancio una sfida: da oggi a Natale, scegli una parola, una frase, un pensiero, al quale vuoi rinunciare e sostituiscilo con il silenzio. Sul campo da golf puoi decidere, ad esempio, di non giudicare i tuoi colpi, puoi scegliere di praticare 45 secondi di silenzio mentre arrivi sulla palla, o ancora puoi astenerti dal dare consigli al compagno di gioco durante le 9 buche di pratica.

Allenerai la tua forza di volontà e nel frattempo otterrai i magici benefici del silenzio.


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